Colombia minaccia USA di mettere dazi sull’export di cocaina: panico a Wall Street

Photo Credits: GrokAI

BOGOTÁ (per i colombiani) – BOGOTRUMP (per gli americani) – Colpo di scena nelle relazioni internazionali: la Colombia ha minacciato di imporre dazi del 200% sull’export di cocaina verso gli Stati Uniti, mandando in tilt l’amministrazione Trump e Wall Street. “Se continuate a tassare il nostro caffè, noi colpiamo dove fa male davvero”, ha dichiarato il ministro colombiano per la bamba Tino Asprillia.

A Washington, Donald Trump ha reagito con un tweet furioso: “La Colombia ci ruba i lavori e ora pure la polvere?! Allora costruiremo un muro di specchi al confine con la Colombia, PAGATO DA LORO!”. La tensione si è alzata tantissimo quando Josè Valderrama, un bambino colombiano di 5 anni, ha risposto al tweet del Presidente facendogli notare che gli USA non confinano con la Colombia, infatti Trump ha immediatamente replicato che invece presto confineranno, per la precisione “non appena avremo finito di esportare la nostra Democrazia prima in Messico e poi in tutto il centro America“.

Intanto, a Wall Street, il panico è palpabile: scene apocalittiche vedono i broker in giacca e cravatta barricati nei bagni della Borsa che si disperano: “Senza coca colombiana pura, come farò a reggere 21 ore di trading?”, singhiozza Brad con il setto nasale in mano.

Dal canto loro gli esperti avvertono: “Un dazio sulla coca potrebbe far crollare il Dow Jones e il morale dei CEO“. La Casa Bianca e Elon Musk studiano contromosse. Al vaglio l’idea di bombardare con armi atomiche tattiche le Rocky Mountains in modo da creare una pianura adatta alla coltivazione di piante di coca autoctone.

Perché il sogno americano vuole dire libertà e la cosa importante perché il sogno si realizzi è che il popolo continui a dormire profondamente.

Fabio Corigliano

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