Pyongyang (Sì: è una località) – Una folla entusiasta di figuranti e comparse, con parenti e amici in ostaggio, ha salutato con felicità la vittoria dell’Eau de Toilette “Flat’U’Lenz” al gran premio “North Corean Academy of Parfum and Declaration of Donald Trump is a big face dick 2017“.
Il profumo è nato dall’intuizione dell’industriale dei cosmetici coreano Arturo Scannapecoroni, che ha deciso di chiamarsi Pro Fu Min in onore alle tristi barzellette anni ’80 sui giapponesi. Scannapecoroni ha segretamente racchiuso in bottiglietta una scorreggia del Presidente Coreano durante una cena di gala, trasformandola poi nel profumo più amato dalle donne Nord Coreane dopo l’odore di napalm al mattino. Sono, infatti, ben 109.000 i voti espressi dalle consumatrici coreane a favore dell’Eau de Toilette “Flat’U’Lenz” mentre Narciso Eau de parfum Poudrée Narciso Rodriguez e Man Black Orient Bulgari, profumi più amati in Europa, hanno ricevuto rispettivamente solo 16 e 14 voti a favore. Casualmente poi, le trenta donne che nello scrutinio segreto non hanno votato per il delizioso afrore derivato dall’ano del Presidente, sono scomparse. Alcune voci dicono siano state lanciate con il consueto missile delle 10.12 verso il Giappone, atterrato come ogni mezzo di trasporto del Sol Levante perfettamente in orario.
L’essenza Nord Coreana sarà presentata anche al prossimo Cosmoprof Worldwide di Bologna ed arriverà in Italia a Novembre, lanciata da una campagna pubblicitaria virale che prende come testimonial lo stesso Kim Yong-Un e forse il suo migliore amico Antonio Razzi. I due, nello spot, saranno impegnati in una sfida entusiasmante a scarabeo in campo neutro: formando solo parole in inglese.
I due dopo aver tentato di formare ogni insulto possibile contro Donald Trump vivranno un atroce momento di sconforto e l’elucubrazione mentale del Presidente, inadatto a pensare per più di venti secondi consecutivi in una giornata, gli provocherà una serie di gas di scarico che invaderà tutta la stanza. Lì per lì il senatore Razzi sarà prima disgustato e poi affascinato dal fetore emesso dal.. Ogni spot terminerà con una diapositiva dell’America colpita da un enorme missile caricato a “Flat’U’Lenz”, con i suoi abitanti felici di essere irradiati da un così buon profumo.
Voci però discordanti arrivano dalla Cia che si appella alla convezione dei diritti umani di Ginevra sia per impedire la corretta vendita del profumo, sia per evitare che venga per la mente di Donald Trump di inventare qualche essenza ispirata all’odore delle sue ascelle: “Il mondo non è pronto a queste cose, alle terza guerra mondiale sì, tanto sarà tra meno di un annetto“, ammette il portavoce della Cia Orestello Lionel, “ma ad uno scontro di puzze tra due idioti no. Non siamo mica in un film di Massimo Boldi, eccheccazzo“.
Parole dure, che non vorremmo mai aver sentito
Davide Ruggeri & Davide Paolino