MEXICO CITY – Non si placa la protesta dei cittadini della capitale centro-americana alla notizia che le spese di trasporto del corpo di Mick Jagger – per il concerto estivo dei Rolling Stones – ammonteranno a circa 2 milioni di pesos messicani (pari a oltre 100 mila euro). Una cifra da capogiro per lo spostamento di un corpo, tutto sommato nemmeno così pesante, ma che sarebbe giustificata per tutta quella serie di accorgimenti necessari a preservare la salma ad un livello di conservazione tale da consentirle di affrontare un’esibizione di almeno 90 minuti, bis esclusi.
Secondo un’indiscrezione, la voce di spesa più cospicua sarebbe dovuta all’acquisto della benzoilmetilecgonina in polvere, una sostanza (una sorta di cipria, che però va introdotta nelle vie respiratorie) che sarebbe impiegata per far apparire il cantante “più vivo possibile”.
L’aspetto più grottesco dell’intera vicenda, tuttavia, non è tanto la cifra sborsata per il trasporto (il cui valore, al cambio, è sceso proprio in questo momento a circa 95 mila euro) ma piuttosto il fatto che sarà proprio la città, e non gli organizzatori del concerto, a supportarne le spese. “È imbarazzante che le istituzioni si facciano carico di costi simili – afferma Guanito Esmaliante De Los Guapos, leader improvvisato del movimento di protesta – sono soldi pubblici spesi non nell’interesse della collettività, ma solo di una parte di essa e precisamente nell’interesse di chi ha determinati gusti musicali. La verità è che i fan dei Rolling Stones, da sempre, vantano una supposta superiorità critica e si credono detentori di tradizioni musicali intangibili: in forza di queste convinzioni, non si fanno problemi a influenzare le autorità politiche anche a costo calpestare i diritti degli altri”. De Los Guapos si riferisce al “Satisfaction Day” raduno dei fan più estremisti della band britannica, tenuto pochi giorni fa proprio a Città del Messico, promosso per contrastare l’approvazione un disegno di legge che propone legalizzare l’ascolto dei Beatles nella Nazione (attualmente il Messico è uno dei pochi Stati al mondo in cui è vietato ascoltare in pubblico la musica dei ragazzi di Liverpool).
“Molti avrebbero preferito che quei soldi [il cui controvalore, in questo momento è pari a poco meno di 80 mila euro n.d.r.] fossero impiegati diversamente – conclude amaramente De Los Guapos – In una città con problemi di sovrappopolazione, povertà diffusa e corruzione endemica quei soldi avrebbero potuto essere destinati per riparare una scuola, per dare un pasto caldo ai tanti senza tetto. O per rinforzare il pavimento nella cella di El Chapo”.
Francesco Conte