QWERTY (Roma) – Non c’è solo la questione Liguria a creare qualche grattacapo nel centrodestra – fastidio comunque mitigato dalla consapevolezza che seppur un suo esponente venisse colto in flagrante mentre dichiara apertamente “Dammi quei soldi e io ti faccio avere tutti i permessi che ti servono anche per abbattere quell’orfanotrofio dove vuoi costruire una sala per il gioco d’azzardo” e fosse poi condannato in terzo grado di giudizio, non è che per così poco uno dovrebbe dimettersi – ma è di queste ore una tegola ben più pesante pronta ad abbattersi sulla sempre coesa e monolitica maggioranza di governo, specialmente nella considerazione per il generale Vannacci e sul fronte della politica estera.
Pare, infatti, che l’ormai noto showman… ehm, senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, noto per le sue password, la sua carota e la sua propensione a insultare i suoi interlocutori coinvolgendo le loro genitrici, sia sull’orlo di una crisi che potrebbe avere conseguenze nefaste sul futuro della Legislatura, crisi che si sarebbe innescata quando l’inclito onorevole ha realizzato di aver ormai praticamente mandato a svolgere il proprio operato notturno sui marciapiedi della perdizione le madri di tutti gli italiani, ovvero circa 18.382.418 donne ignare della causa che le ha condotte a un simile peripatetico destino in seguito alle parole di un deputato.
“Non posso rimanere senza madri da mandare a battere“, ha dichiarato Gasparri preoccupato, “ne va della mia stessa salute. Ora capite perché sono 84 legislature che presento un disegno legge per i diritti del concepito? Non è tanto per la sorte dei marmocchi, di cui non mi potrebbe fregare di meno, ma perché più neonati vogliono dire più madri e più madri significano più tweet a disposizione con cui posso offendere qualcuno. Quindi, donne, per favore, fate figli, non tanto per la patria ma per me! Ci sono ancora un sacco di marciapiedi liberi su cui intendo mandarvi!“.
Augusto Rasori
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al sostegno di Box)