Milano – Doveva essere una giornata come tante per Anita, studentessa fuorisede che dopo le lezioni si apprestava, come tutte le sere, a cucinare un piatto tipico della sua terra per poi fotografarlo e postarlo su svariati social network in attesa di condivisioni e commenti. Ma venerdì la giovane ha sciaguratamente consumato il pasto – abbondanti spaghetti alla sorrentina con una spolverata di pecorino – senza prima fotografarlo, rendendosi conto ormai solo all’ultimo boccone che non c’era modo di provare che avesse cucinato quella pietanza. L’insano gesto è stato quasi immediato, un riflesso al terribile shock che l’ha portata a gettarsi dal quarto piano appena cinque minuti dopo l’accaduto.
“Ero passata in cucina a fotografare la lista della spesa appiccicata al frigorifero per poi postarla su Instagram – commenta Federica, una delle coinquiline – e ho notato che era molto nervosa e fissava il lavello quasi con paura, ma sono tornata in camera e non mi sono preoccupata più di tanto perché di solito quando è triste mi scrive su WhatsApp”. Lo schianto e il successivo rinvenimento del piatto semivuoto hanno immediatamente reso palese a un occhio esperto i motivi del suicidio: ”Quando ho visto il piatto sporco di sugo ho capito com’erano andate le cose – commenta Alessandra, coinquilina e migliore amica della ragazza – era raro che Anita mangiasse quello che cucinava, il vero scopo era fare foto da condividere su Facebook e Twitter; non so cosa sia successo venerdì, forse un pensiero di troppo, un attimo di debolezza che le è stato fatale. Ora ogni parola di cordoglio risulterebbe vana, possiamo solo stringerci attorno alla famiglia e mettere mi piace ad ognuno dei loro dolorosi status su Facebook”.
Marco Ciotola