Roma – Si annuncia come uno scenario completamente nuovo quello proposto dalla Task force di esperti del governo per far chiarezza sui dati forniti alla popolazione riguardo il coronavirus. Sembra, infatti, che la fase 2 punterà tutto sulla trasparenza già manifestata da Giuseppe Conte nelle sue ormai temutissime dirette, facendo chiarezza sulle nuove direttive, quali la possibilità di ricongiungersi per scoparsi la nonna o di presenziare al funerale della nonna che vi siete scopati. La Task force governativa ha quindi indicato alle regioni di scegliere uno fra i tre protocolli ai quali attenersi:
– Il metodo PC (che sta per Protezione Civile) o metodo del Campione dei campioni. Consiste in una proiezione di dati a campione giornalieri di cui tener conto e nell’aspettare poi il giorno in cui i vertici avviseranno, attraverso un comunicato stampa, di moltiplicare per 10 i dati dei contagiati fino ad allora raccolti. il campione viene raccolto a campione su una campionatura dei campioni.
– Il metodo meteorologico o ‘alla Mentana‘. Questo protocollo si basa sui dati calcolati in base ai morti e ai contagiati percepiti, regione per regione. Un metodo estremamente affidabile che farà affidamento sul numero di tamponi effettuati agli asintomatici, dei sintomatici che stanno aspettando il tampone e dell’enfasi dei titoli degli articoli di Open. Almeno fino a che Mentana non decida di censurarli.
– Il metodo lombardo detto anche Protocollo Lazzaro: permette di prediligere il numero dei guariti rispetto ai decessi. Nel complesso conteggio, i morti verranno considerati come delle silenziose ‘resurrezioni’ dal Coronavirus, che è un po’ come bruciare la pastiera ma far notare a tutti di aver usato la migliore ricotta sulla piazza. Il presidente Fontana ha fortemente sponsorizzato tale protocollo perché permetterebbe alla razza bianca, già a rischio, come annunciato da lui stesso lo scorso anno su Radio Padania, di salvarsi dal pericolo estinzione.
Vittorio Lattanzi