Ormai manca poco: fra qualche mese l’estate tornerà a farci visita e sarà bene farsi trovare pronti a quella che si preannuncia come una torrida stagione di azione e abbronzature termonucleari. Pronti a correre contro un carro armato brandendo una molotov con l’ultimo pezzo di Elettra Lamborghini nelle cuffie? Se la risposta è “no”, allora è giunto il momento di mettersi alla prova per arrivare tonici e preparati all’invasione sovietica.
Secondo i dietologi è importante iniziare fin da ora a razionare i pasti. Tenendo conto dell’aumento del prezzo del grano è fondamentale diminuire pasta e pane dalle nostre diete, sostituendoli con legumi a lunga conservazione. Le verdure possono essere mangiate in gran quantità, ma solo quelle di derivazione certa: sono da evitare le colture già compromesse dai venti radioattivi provenienti da est. A tal proposito è bene munirsi di una scorta di pillole di iodio da assumere una volta al giorno. Per quanto riguarda le bevande non ci sono limitazioni, anche se avere una buona riserva d’acqua fin da subito potrebbe rivelarsi fondamentale per sopravvivere a faticose migrazioni verso l’Africa.
Per quanto riguarda la tonicità fisica, i preparatori atletici delle milizie di resistenza italiane consigliano almeno un’ora di attività giornaliera, fatta di squat, crunch, piegamenti e mezz’ora di corsa per cominciare a farsi il fiato, nel caso foste costretti a correre verso il più vicino rifugio antiatomico durante una delle vostre ronde serali.
Sono previsti numerosi sbarchi sulle spiagge nostrane da parte di visitatori russi durante il periodo luglio/agosto; dunque, sarà importante prenotare il prima possibile una trincea dotata di sdraio e ombrellone, per non ritrovarsi subito alla mercé del nemico.
In conclusione, ci aspetta un’estate certamente impegnativa ma stimolante, se seguirete i nostri consigli per arrivarci fin da subito preparati, dovreste avere buone probabilità di vedere l’autunno. Se inoltre siete degli appassionati di moda e tenete al vostro stile, il nostro suggerimento è quello di confezionarvi fin da ora delle mimetiche su misura, per evitare di indossarne una dozzinale (e di taglia a caso) fornitavi dall’Esercito. Se dobbiamo andare in Guerra, facciamolo almeno con classe.
Andrea Bonechi