Roma (Vaticano) – Sulla ripresa delle messe era inevitabile che prevalesse il volere della CEI. Tuttavia il ministro che porta nel cognome una delle tre virtù teologali (no, non Bonafede) ha comunque preteso che fossero osservate tutte le precauzioni possibili perché i riti potessero svolgersi senza ulteriori problemi oltre a quelli che già hanno persone che non trovano di meglio da fare che ritrovarsi in un luogo chiuso a mescolare germi.
Si sono quindi succedute le proposte più strampalate, dal divieto assoluto di scambiarsi un segno di pace optando per un più igienico saluto vulcaniano alle acquasantiere colme di Amuchina, dai confessionali con grata FFP2 ai cuscini chirurgici usa e getta per gli inginocchiatoi, senza tralasciare guanti in lattice o nitrile, chierichetti robot per far rispettare il distanziamento sociale, turiboli igienizzanti e tante altre proposte che però hanno finito per dimenticare la questione più importante: la Comunione.
Nonostante le pressioni di prelati e politici con forti legami nell’industria degli articoli sportivi, è stata scartata fin da subito l’idea del lancio della particola: non solo la scelta di produrre ostie dal bordo arrotondato come un frisbee o dotare i sacerdoti di frombole e fionde avrebbe fatto lievitare i costi, ma, soprattutto, l’età media dei fedeli e, spesso, dei celebranti, avrebbe aumentato il rischio di sprechi, profanazioni e femori fratturati nel tentativo di comunicarsi al volo. Fallimentari anche le installazioni dei primi prototipi di distributori di ostie nelle chiese: i continui casi di malfunzionamento nei test potrebbero indurre il fedele ansioso di accostarsi all’Eucarestia a scegliere, invece, la strada della blasfemia.
La scelta è quindi caduta su una soluzione che unisce italico buon senso e alta tecnologia: ci si porterà da casa l’ostia già benedetta con il programma HostBurner (compatibile con Windows e Linux. Per macOS ci sarà da aggiungere un device da 89.99 euro rimborsati dall’INPS). Molto semplice e intuitivo già dall’interfaccia, permetterà di consacrare la particola semplicemente inserendola nel supporto CD/DVD del nostro PC, risollevando così anche il mercato dei programmi di masterizzazione, ormai in declino. Una volta consacrata, il fedele potrà comunicarsi in chiesa o anche a casa durante la Messa online. Non mancano, comunque, le perplessità: con questo sistema chiunque potrà accostarsi al Sacramento, non va trascurato l’uso tutt’altro che sacro che solitamente si fa dei PC e, soprattutto, il fedele medio sarà davvero in grado di usare il programma o accendere il computer?
Nel frattempo, bandite anche tutte le statuette di Padre Pio con guanti non a norma e l’obbligo delle nuove mascherine approvate dalla CEI, le PDL3, lavabili e ipoallergeniche, che se usate correttamente, permetteranno di rendere comprensibili le preghiere, a differenza delle vecchie PDL2 e delle PDM1
Rosaria Libera Greco e Vittorio Lattanzi