ROMA – Sembrerebbe un vero e proprio agguato quello subíto dal deputato del M5S Adalgiso Escrementizi stamattina in pieno centro a Roma. Il parlamentare ha trovato tremila euro per terra sul marciapiede, ma fortunatamente ha evitato di raccoglierli, sventando così l’ennesimo tranello ordito dalla Troika europea per indebolire la sovranità nazionale dell’Italia.
Escrementizi si stava recando in Parlamento con il suo monopattino alimentato a complotti quando, mentre imboccava Via del Corso, ha notato per terra un rotolo di banconote incustodito, all’angolo del marciapiede. Non vedendo nessuno intorno il primo istinto del deputato è stato quello di raccogliere i soldi, poi ha però pensato che fosse tutto sospettosamente troppo facile e che – memore di quanto successo in Grecia con i prestiti dell’Unione Europea – potesse trattarsi di un’esca dei poteri forti per condizionare la politica italiana e piegarla agli interessi di Francia, Germania, Olanda, Stati Uniti, Cina, Paraguay e Atlantide. Escrementizi ha quindi tirato dritto e lasciato i soldi dove si trovavano, nella speranza che a subire l’attentato fosse qualcuno che se lo meritasse davvero, come un mafioso o un parlamentare corrotto.
Il deputato ha poi denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, che hanno aperto un fascicolo contro persone ignote falze. Gli inquirenti non escludono che quei soldi possano essere stati smarriti da un normale cittadino honesto, ma ad alimentare i sospetti che si sia trattato di una imboscata preparata dai poteri forti ci sono diversi indizi. Il primo è la scelta della vittima: Escrementizi è un parlamentare di spicco all’interno del M5S; già presidente della commissione d’inchiesta sul maltrattamento dei chiodi di garofano, il pentastellato è primo firmatario del disegno di legge per l’abolizione del numero sette, che – altra coincidenza – pare sia il preferito dal premier tedesco Angela Merkel. Poi ci sono le banconote: erano tutte da 500 euro, di colore viola, e viola inizia per V, penultima lettera dell’alfabeto; “coincidenza” vuole che simmetricamente troviamo nell’alfabeto al secondo posto la lettera B, la stessa lettera iniziale del Gruppo Bilderberg.
Come se queste indubitabili evidenze non bastassero, ci sono poi gli altri agguati subiti di recente da esponenti vari del M5S, partito che appunto sembra vittima di una serie di attacchi concentrici. Qualche giorno fa un altro parlamentare, Furio Dammilano, di rientro dalla spesa ha trovato in casa sua il frigorifero aperto. Sicuro di averlo chiuso prima di uscire, Dammilano è convinto che qualche appartenente alle lobbies dell’energia lo abbia sabotato per far sprecare a lui e a tutta l’Italia più corrente elettrica. Ancora più da brividi è il caso della senatrice – sempre pentastellata – Lella Di Lillo, il cui gatto è stato di recente arrotato da un autobus. Secondo le analisi della polizia scientifica – chiamata ad indagare su insistenza della senatrice – i freni dell’autobus non sono stati manomessi e il conducente non si sarebbe accorto del gatto perché sbucato all’improvviso, ma la di Lillo sospetta che qualche agente del NWO abbia usato una famigerata pistola di Tesla per teletrasportare istantaneamente il povero gatto nel punto in cui è avvenuto l’incidente.
Il reggente del partito Vito Crimi ha dichiarato che lui e i suoi colleghi non si faranno intimorire da palesi manovre eversive, e che proporrà una ulteriore commissione di inchiesta parlamentare per stabilire se la sbucciatura del ginocchio occorsa a Davide Casaleggio nel marzo 1983, quando aveva 7 anni, sia stata solo un incidente casuale oppure il tentativo da parte di qualche malintenzionato proveniente dal futuro di mettere fuori gioco l’attuale responsabile della piattaforma Rousseau.
Gianni Zoccheddu