L’urinoterapia è una pratica di medicina alternativa sempre più diffusa in Italia, d’altronde basta un po’ di buon senso per capire che se il nostro organismo fa di tutto per espellere l’urina, la cosa più ragionevole, sana e naturale da fare è rimetterla a forza dentro il corpo. Per questo Eleonora Brigliadori ha deciso di lanciare la propria linea di urina in bottiglia “Pisciadori“, presentata durante una conferenza stampa indetta dall’attrice nella hall imbottita dell’ospedale psichiatrico Sant’Ebete degli Squinternati.
“Madre natura ci ha dotato della vescica urinaria per mantenerci sani – ha dichiarato la Brigliadori – ma, per colpa dei vaccini e del 5G, il condotto che la ricollegava direttamente alla gola creando un circolo virtuoso è stato geneticamente modificato, per fare in modo che tutto il prezioso nettare fuoriesca dal nostro corpo, così le case farmaceutiche possono venderci più antibiotici. Da oggi però, possiamo reintegrare tutte le preziose sostanze come l’urea, l’urobilina e l’acido urico grazie a Pisciadori, la mia nuova bevanda fatta esclusivamente con urina di origine animale e aromi naturali“.
Oltre alla classica piscia oligominerale frizzante, Pisciadori è presente in numerose varianti al gusto frutta: si va dal limone, alla pesca, dal melone all’ananas. Non mancano anche i prodotti per i più piccoli, con la linea Plinplin alla fragola, panna o cioccolato. Particolare interesse ha destato la piscia agli asparagi, che con il suo aroma amarognolo speziato e pungente è un ideale sostituto dell’acqua tonica nei cocktail a base di umori misti.
Certo i puristi dell’urofagia potrebbero storcere il naso di fronte a un prodotto confezionato, e preferire consumare la bevanda direttamente dalla fonte, ma Pisciadori è stata ideata per esaltare le proprietà benefiche dell’urina, sono infatti presenti in quantità molto più elevate ingredienti base come l’acido solforico e l’acido cloridrico. E ai più schizzinosi andrebbe ricordato che se l’italiano medio è disposto a inghiottire tutta la merda sfornata ogni giorno dal governo Meloni, un brindisi a base di piscia con le bollicine non può che accompagnare.
Gianni Zoccheddu
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al contributo di Arnaldo di Latebiosa)