Napoli – Sono stati resi noti in mattinata gli esiti dell’inchiesta sul caso delle formiche all’Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. A parlare è il primario del reparto di Medicina, il dott. Francesco Democonte: “A seguito di verifiche possiamo affermare che le formiche entrano nel reparto, ogni giorno, durante il regolare orario delle visite. Inoltre le formichine si recano sempre dalla stessa paziente alla quale portano briciole di pane, granelli di zucchero, pacchetti di Ore liete e la Settimana Enigmistica. Al momento non abbiamo motivo di pensare che siano una minaccia, anzi, si stanno dimostrando particolarmente premurose: entrano alle 15, salgono sul letto della signora, ogni tanto le sistemano il tubo della flebo e poi alle 17, quando la caposala invita tutti ad uscire, lasciano la stanza senza protestare“.
Nessun problema di igiene, quindi, ma solo un gesto di cortesia da parte degli imenotteri. Il perché invadano sempre lo stesso letto però non è ancora chiaro, anche se il dott. Democonte ha una sua teoria: “Riteniamo che le formiche facciano visita a quella signora in particolare perché, per qualche ragione a noi sconosciuta, l’hanno individuata come loro regina; una gigantesca formica regina in vestaglia, solo così si spiega. Quindi per eliminare le formiche dovremmo uccidere la paziente, un’ipotesi che al momento il giuramento di Ippocrate ci impedisce di prendere in considerazione“.
Nessuno scandalo, quindi. E il caso delle formiche all’Ospedale San Giovanni Bosco, da vergogna nazionale ora rischia di diventare uno di quei fatti per cui il web si commuove.
Ma a rovinare la poesia ci ha pensato un filmato delle videocamere di sorveglianza dell’ospedale, immediatamente acquisito agli atti dalla Procura. Il video, infatti, mostra le formiche che, nel tragitto verso l’uscita, fanno tappa nel magazzino della struttura, dal quale prelevano farmaci, siringhe, cerotti, guanti in lattice, foto di Maradona, tutto materiale ospedaliero poi ritrovato a casa di due ex infermieri, Gino Mariuolo e Michele Arrubba. Gli inquirenti sospettano che Gino e Michele abbiano ammaestrato le formiche per rifornirsi di materiale a cui loro non riescono più ad avere accesso, allo scopo di rivenderlo. I due, fermati dagli agenti, hanno provato a giustificarsi: “Quel materiale è della collettività, quindi è anche nostro! Noi non abbiamo rubato niente, abbiamo solo raccolto delle cose che erano lì per farci quale soldo, che male c’è!“.
Parole che non hanno convinto gli agenti che li hanno arrestati per furto aggravato. Perché anche i poliziotti nel loro piccolo si incazzano.
Eddie Settembrini