Roma – Con una dichiarazione che nessuno si sarebbe mai aspettato, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni compie un incredibile dietrofront rispetto alla questione dei migranti, smentendo coloro che la vedono come una leader xenofoba e razzista: “C’è chi pensa che gli stranieri che giungono irregolarmente nel nostro territorio siano solo un peso per gli italiani, ma io sono convinta che rappresentino una risorsa indispensabile per evitare che l’opinione pubblica si occupi dei veri problemi dell’Italia: come la legge finanziaria che ci apprestiamo a varare, che comporterà tagli al welfare e aumenti nella tassazione diretta e indiretta“.
La svolta della premier sembra essere dettata dalle conclusioni di un rapporto interno al governo che doveva rimanere confidenziale, ma che è trapelato agli organi di stampa con il nome in codice “Segreto di Pulcinella“. Secondo i dati raccolti, la sceneggiata dei 12 migranti prima deportati in Albania e poi ritrasferiti in Italia ha ricevuto una copertura mediatica del 27,9% superiore rispetto all’aumento delle accise sul diesel previste in manovra; l’arresto di un clandestino in possesso di 4,731 grammi di marijuana alla stazione di Breda di Piave (TV) conta il 14% in più della carenza di medici di base e delle infinite liste d’attesa per le visite specialistiche nel sistema sanitario nazionale; un furto al supermercato di 100 grammi di salame di tipo ungherese da parte di un irregolare senza documenti vale il 32% in più rispetto alla presunta truffa milionaria ai danni dell’Inps della ministra del Turismo Daniela Santanchè.
Forte di queste informazioni la leader della maggioranza ha deciso che, dopo un periodo in cui le notizie sugli arrivi nel suolo italiano dei migranti andavano ridimensionate e silenziate in favore di un auto celebrato successo della cosiddetta difesa dei confini – “Grazie allo storico accordo con il cugino della sorella del calzolaio del portinaio del palazzo in cui vive la nipote del sottosegretario agli esteri del governo del Mali, abbiamo evitato l’arrivo di 160 miliardi di migranti provenienti dall’Africa“, aveva proclamato solo qualche settimana fa la Meloni – è giunto di nuovo il momento di addossare ogni nefandezza compiuta dall’attuale esecutivo all’emergenza sbarchi. Aumento dei carburanti? Colpa dei clandestini. Inflazione? Colpa dei clandestini. Disoccupazione? Colpa dei clandestini. E se il trend positivo dovesse esaurirsi, la Premier ha già pronta un’altra soluzione, anch’essa già ben rodata: Sanità allo sbando? Colpa dell’Europa. Stipendi inadeguati? Colpa dell’Europa. Emorroidi? Colpa dell’Europa.
Gianni Zoccheddu
(Quest’articolo è stato scritto anche grazie al contributo di Arnaldo di Latebiosa)