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Gli appuntano un’altra medaglia al petto, Figliuolo sprofonda 100 metri sottoterra

È stato un pomeriggio di paura – per fortuna senza conseguenze – quello vissuto dal Generale Francesco Paolo Figliuolo ieri a Cazzighettone (CR), sprofondato cento metri sotto terra a causa del peso raggiunto dopo aver ricevuto la centoventottesima medaglia appuntata al petto.

Il commissario per l’emergenza Covid si trovava nella cittadina della provincia cremonese per ritirare il prestigioso riconoscimento “Croce di guerra al valor militare” per aver aiutato un gattino, che si trovava bloccato su un albero, a indossare la mascherina.

Di fronte a una platea esultante, e visibilmente commosso, Figliuolo si apprestava a ricevere la medaglia durante la cerimonia pubblica tenuta in piazza del Municipio, mentre la Fanfara del 9° Battaglione dei Frombolieri di Casteldildone eseguiva il brano “Breathe” dei The Prodigy. Ma nello stesso istante in cui la croce gli è stata appuntata, il terreno sotto i suoi piedi ha ceduto improvvisamente, schiantato dalle 12 tonnellate di peso raggiunte dalla giacca del generale.  

Dopo l’iniziale sbigottimento, i presenti si sono subito affacciati sull’orlo della voragine creatasi, per accertarsi dello stato di salute di Figliuolo. Fortunatamente dal fondo dell’abisso è arrivata l’eco della sua voce: “Sto bene, ho fatto il richiamo”. Con la prontezza di spirito e l’abnegazione che lo contraddistinguono, l’alto ufficiale degli alpini si è subito attivato per coordinare i lavori di recupero della sua persona, facendo mettere in sicurezza l’area intorno all’incidente, e facendo arrivare sul luogo una gru idraulica.

Una imbragatura è stata calata fino alla profondità di 118 metri; dopo averla indossata, il generale ha dato ordine di tirare su, ma ancora una volta a causa del peso, il motore della gru si è fuso, prendendo fuoco. Un secondo veicolo, più grande, si è spezzato in due non appena il cavo è andato in tensione. Figliuolo è comunque stato recuperato al sesto tentativo, dopo che il sindaco di Cazzighettone ha finalmente suggerito al generale di levarsi la giacca prima di provare a risalire.

Per nulla scosso e incurante delle possibili conseguenze mediche, il generale ha disposto il proseguo delle celebrazioni. La serata si è conclusa con una premiazione a sorpresa: Figliuolo ha infatti ricevuto un’altra medaglia al valore militare, per aver convinto, quando si trovava sottoterra, una talpa no-vax a farsi il vaccino.

Il commissario per l’emergenza ha trovato anche il tempo di rispondere alle domande dei giornalisti, e riferendosi al caso della 74enne Furia Scartezzini, (che dal 3 marzo ad oggi ha ricevuto 163 dosi di vaccino, una al giorno NdR) ha garantito che, in attesa della decisione del comitato tecnico scientifico, nei prossimi giorni la signora riceverà regolarmente le dosi numero 164, 165, 166 e così via.

Gianni Zoccheddu

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