Firenze – “Minchia c’ho una botta assurda”. Così si è giustificato Carlo Marse, studente di Economia e Commercio alla facoltà degli studi di Firenze. Un piccolo genio che, ispirato dai padri dell’economia quali Keynes, Smith e Massimo Boldi, avrebbe trovato un valido compromesso alla politica d’austerità imposta dalla “troika” e l’eventuale uscita dall’Euro della Grecia con conseguente ritorno alla Dracma e, dopo pochi anni, al baratto. Il giovane aveva già allertato i principali organi d’informazione economica italiani come IlSole24Ore e TzeTze (e naturalmente anche Lercio), ma si è dimenticato tutto dopo una festa universitaria organizzata dentro una casa studentesca a Novoli, che a detta dell’organizzatore Paolo Gazza sarebbe stata bagnata da “più alcol di quanto metà dei contanti che girano adesso ad Atene avrebbero potuto acquistare”.
E dunque il povero Carlo, ancora visibilmente provato per i bagordi della sera prima, di fronte ai giornalisti ha ammesso di non ricordarsi assolutamente niente della brillante intuizione: “Ma cazzo ne so… ho bevuto talmente tanto vino… come si chiama quello greco che sa di Pino? Retsina si… forse c’entra qualcosa con quello… o la Moussaka! Buona… boh…”.
Lo stesso Ministro delle Finanze ellenico Varoufakis, dopo aver lasciato temporaneamente il suo posto a un barbiere, sarebbe atterrato nella prima mattinata a Peretola nel tentativo di recuperare qualche residua informazione dalla testa del giovane. Nonostante l’iniziale scetticismo del greco (“…ma sta fatto di Krokodile?”) e lo stato di semi-incoscienza di Carlo (“Cazzomerda, Vin Diesel!”), c’è stato comunque un tentativo. Dopo alcune ore di colloquio privato Varoufakis si è arreso, scuotendo la testa: “Anche voi non state messi bene”.
Andrea Bonechi