Si avvicina il momento di designare il successore di Napolitano, e prosegue instancabile l’attività delle forze politiche per proporre candidature di prestigio. Il M5S non si sottrae a questo impegno: stamani, in un’improvvisata conferenza al bar, il leader del non-partito che ha cambiato lo scenario politico del nostro Paese ha avanzato il suo candidato. “Ho deciso in perfetta democrazia, rispettando l’opinione della maggioranza di me stesso”, ha sbuffato Grillo addentando un croissant, “mi sono detto: deve essere qualcuno non colluso col sistema marcio dei partiti, e nessuna parte di me ha trovato niente da obiettare. Una delle voci nella mia testa ha osservato che dovrà essere leale e garantire il rispetto di quanto deciso democraticamente da me, a differenza di quel branco di traditori del M5SmenoLpiùFDP che hanno permesso l’elezione a Presidente del Senato di un simbolo della lotta alla mafia”. Dopo il caffè e un simpatico vaffanculo alla cassiera, Grillo prosegue con la nota pacatezza: “È importante un’immagine mediaticamente forte, nuova, che rappresenti il cambiamento, ma anche la vita comune, fuori dalle istituzioni vecchie, marce, morte”. Il leader ha quindi estratto la foto del suo candidato: l’ormai ben noto apriscatole. “Guardatelo: è nuovissimo, non avrà due anni!”, ruggisce felice Grillo. Si avvertono però già i primi malumori della base: qualcuno storce il naso, insinuando che l’apriscatole non sia proprio un reale segno di rottura col passato, essendo, come mostrano le prove fotografiche, già stato in Parlamento.
Rosaria Greco