Giro di vite dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con la Guardia di Finanza, sull’enorme evasione connessa all’ambiente senza infamia e senza lode dei fantacalcio. Un giro d’affari che si aggira intorno ai 2 miliardi di euro, si calcola infatti che 1 italiano su 4 sotto i 50 anni aderisca annualmente ad una congrega di fantallenatori, per rinnovare il rito dell’asta. Un giro di gente ‘affidabile’ che coinvolge persone comuni, vip, sportivi, fidanzate, professionisti insospettabili, amici di amici, apparentemente senza nulla in comune, che come per incanto si ritrovano in locali gelidi effettuando chirurgiche sedute almeno 2 – 3 volte a stagione calcistica. Impressionanti i dati forniti dopo i primi controlli: addirittura il 98% delle vincite dei campionati di fantacalcio risulterebbero non dichiarate allo Stato, fino a sfiorare il 99% per le vincite della Coppa Italia che addirittura vengono lasciate nel circuito come segno di fiducia verso il clan per l’anno successivo, a conferma di quanto sia radicato il fenomeno, da Lampedusa a Predoi.
Quindi niente più tesoriere e niente più pagamento in contanti ma solo bonifico o assegni già a partire dalla stagione in corso. La manovra, che ha subito suscitato le aspre critiche dell’opinione pubblica e viene percepita come l’ennesimo favore alle banche, non è altro che parte del programma di risanamento delle finanze dello Stato del neo governo Renzi, ora accusato dagli economisti di non capire il nostro calcio. L’operazione chiamata “saracinesca” coinvolgerà oltre 3000 uomini in 187 basi operative e l’Agenzia delle Entrate calcola di recuperare entro 2 mesi circa 700 milioni di euro.
L’ufficiale a capo dell’operazione, il comandante Guerrino Gazzetta, è fiducioso: “Le prime verifiche sono state effettuate sui possessori di Berardi, Parolo e del blocco Juventus, incrociando i dati con gli iscritti al più popolare sito del settore, la Fantagazzetta, e con i prelievi bancomat effettuati in corrispondenza della chiusura e dell’apertura del campionato.”
Per chi non l’avesse ancora fatto, entro il 31 marzo 2014 si potrà regolarizzare la posizione del proprio fantacalcio con una piccola ammenda del 12% utilizzando il modulo 127 fornito dall’Agenzia delle entrate insieme all’obbligo di rendere tracciabile il pagamento del premio che verrà tassato secondo le normative vigenti sulle vincite al gioco.
Vittorio Lattanzi