ROMA – “Sono anche loro figli di Dio e hanno diritto a una famiglia”: lo ha affermato Papa Francesco, durante l’udienza generale che si è tenuta il 12 gennaio nell’Aula Paolo VI di Città del Vaticano. Il Papa ha tenuto un discorso all’insegna dell’inclusività e dell’integrazione. “Ogni mese si ha notizia di una nuova variante. Ormai sono una piccola comunità, anche se sono piccoline piccoline non vanno disprezzate, come diceva Gesù in Matteo 18:4, -‘Perciò chiunque diventerà piccolo come questo virus, sarà il più grande nel regno dei cieli‘. Le varianti sono ormai in mezzo a noi, probabilmente anche in questo momento” ha detto Bergoglio ai pellegrini presenti, che hanno baciato il proprio crocifisso, toccato gli zebedei e infine toccato gli zebedei del proprio crocifisso.
Dopo essersi stretto ancora di più la sua mascherina FFp3 con valvola, il Papa ha continuato: “Ultimamente, non so se avete sentito di quella brutta storia, una coppia di varianti di Cipro, delta e omicron… avevano pure fatto un figlio! Gli avevano anche dato un nome, ‘deltacron’! Dopo pochi giorni, la scienza ha negato loro questa cosa. La Chiesa deve andare oltre la scienza. Io perciò dico che, se vogliono, questi fratelli di Cipro possono venire a battezzare deltacron quando desiderano, troveranno le porte aperte qui in Vaticano”.
Le parole del Papa arrivano dopo un lungo percorso della Chiesa in merito. Soltanto negli ultimi anni la Chiesa ha riconosciuto la necessità di rispettare i diritti dei microrganismi. “Si legge continuamente con grande dolore nel cuore di varianti che vengono ‘isolate’… che il virus si ‘riproduce’ da solo… questo è contro natura! – ha continuato Bergoglio – Ora mi sfugge chi fu, ma qualcuno disse ‘crescete e moltiplicatevi’. Lo Spirito Santo ci fa capire che non si può fare questo con la replicazione mediante gli enzimi lisosomiali, ma solo col matrimonio!”.
Il Pontefice si è poi soffermato su un altro momento assurto agli onori della cronaca di recente, la telefonata del Papa a una coppia di varianti con trecentoottantaduemilioniquattrocentosettantasettemilaottocentoventiquattro figli piccoli a carico. Il Papa ha reso noto il contenuto della chiamata: “Ho detto loro che anche le varianti hanno il diritto di essere in una famiglia. Sono figli di Dio e hanno diritto a una famiglia. Nessuno dovrebbe essere estromesso o reso infelice perché vuole creare una famiglia. E gli ho detto che possono portare i loro piccoli comunque in parrocchia, al di là degli eventuali giudizi. Nessuno ne abuserà fisicamente. Ho detto a una di loro: è Dio che ti ha fatto variante e comunque ti ama. Dio ti ama e anche il Papa poi ti ama. Avete diritto al matrimonio, siete varianti, mica ricchioni. Anche se avete nomi greci”.
Immediate le reazioni del mondo politico. “Rispetto le parole del Santo Padre e non mi permetto di commentarle: a me interessa che non ci vadano di mezzo i bambini, che abbiano una variante mamma e una variante papà, o che vengano adottati da una variante mamma e una variante papà. Poi la sera, nelle cellule sue, ognuno faccia quello che vuole”, ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini.
Stefano Pisani