Doveva essere trasportato in una struttura più adeguata per la sua degenza, invece un ventiquattrenne romano in coma è stato condotto per errore a un rave party. Per tutelare la sua privacy useremo un nome di Fantasia. Lo chiameremo Atreiu.
Atreiu era entrato in coma due anni fa dopo essere stato coinvolto nel cedimento di uno strato lasagnesco di cartelli elettorali. Doveva lasciare l’istituto per essere trasportato in una clinica nel Lodigiano. Durante il tragitto l’autista, il 36enne Guido Guidautiu, pare abbia ceduto alla tentazione di fare una deviazione per partecipare all’evento più trasgressivo dell’anno: il “Rave Party della Madonna”. Guidautiu sarebbe giunto al rave in forte ritardo, quando ormai si era già alla terza retata delle forze dell’ordine. E si sarebbe dato subito da fare per recuperare assumendo droghe di ogni colore. Poco dopo, luci e sirene dell’ambulanza erano accese, gli sportelloni spalancati, e centinaia di persone ballavano intorno e dentro il mezzo.
La clinica, che attendeva il paziente per le 23, ha allertato i Carabinieri della zona. All’ennesima retata, gli agenti hanno trovato il giovane Atreiu ancora sdraiato sulla lettiga, ma avvinghiato a una ragazza con cui limonava duro, e in condizioni migliori rispetto al Guidautiu.
Ora la gente grida al miracolo. La provincia fa sapere che, in via del tutto sperimentale, verrà sciolta MDMA nelle condutture dell’acqua delle sedi delle A.c.r. locali per studiare eventuali risvegli. Secondo un consulente medico del Vaticano, il Dr. S. Hoffman, non si tratta di un caso isolato: “È un po’ presto per gridare al miracolo, non è una novità trovare gente in coma che va a un rave e il giorno dopo si reca a lavoro come se niente fosse”.
Vittorio Lattanzi