Roma – Si tinge nuovamente di rosa l’aula parlamentare di Montecitorio: dopo la proposta di matrimonio alla sua bella da parte del deputato leghista Flavio Di Muro, con tanto di anello con diamanti della Tanzania e avorio d’ossa di bambino eritreo, è toccato al suo collega e compagno di partito Ruggero Scassabernarda portare una nota di romanticismo nell’austero clima della Camera.
Il novello Romeo ha approfittato di una seduta in cui si discuteva dell’aumento della mortalità infantile per tumore da inquinamento atmosferico e ambientale, per dichiarare il suo finora nascosto amore verso la 34 enne stenografa della Camera Rina Tetina, urlandole dai banchi del centrodestra le melliflue parole: “Hey tu bella figa, ingoi?”
Il deputato Scassabernarda aveva provato già in passato a dichiararsi alla Tetina ma, complice la timidezza, non era riuscito ad andare oltre un bigliettino anonimo, lasciato a fianco della macchina stenografica, con scritto: “Dai l’ano, bella?“. Questa volta però il coraggio ha prevalso, e con esso tutta la dolcezza finora inespressa.
Subito dall’opposizione si è levato uno scrosciante applauso, misto a una selva di fischi di approvazione. Alcuni parlamentari si sono alzati in piedi mimando il gesto dell’amplesso a pecorina, con le mani protese avanti e il movimento pelvico, altri hanno intonato il coro: “Olelè, olalà, faccela vedere, faccela toccà’”, altri ancora hanno lanciato numerosi preservativi verso la bella stenografa, la quale non ha potuto nascondere il suo gioioso imbarazzo, dietro le gote improvvisamente imporporate.
Persino l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non è riuscito a trattenere la sua proverbiale discrezione in fatto di questioni amorose, e ha voluto stringere personalmente la mano allo Scassabernarda, ricordandogli che: “L’ingoio vince sempre sull’invidia e sull’odio”.
Non é mancata comunque una nota stonata, con il presidente della Camera Roberto Fico che ha voluto stigmatizzare l’episodio: “Siamo in un’aula del Parlamento, ci si aspetta da noi rappresentanti del popolo il giusto contegno e moderazione: prima di lanciare quei preservativi avreste dovuto almeno svuotarli”.
Gianni Zoccheddu