CUPERTINO – Un’indiscrezione tecnologica infiamma la rete: il nuovo iPhone 6 leggerà il pensiero. Per scrivere una mail, navigare in Internet o visualizzare un filmato basterà appoggiare il dito sul tasto «home» e pensare all’azione da compiere. Il successo di Samsung con la famiglia Galaxy ha spinto Apple a progettare soluzioni rivoluzionarie per stracciare la concorrenza. Un gruppo di lavoro super-segreto ha studiato per mesi la nuova funzionalità, reclutando chiunque potesse contribuire alla sua implementazione: ingegneri esperti di elettronica biomedicale, neuropsichiatri, Uri Geller, il Divino Otelma e persino uno stregone aborigeno della tribù Awakabal.
La casa di Cupertino ha già realizzato un prototipo funzionante dello smartphone, ma la fase di collaudo è stata costellata da incresciosi incidenti di percorso. George W. Bush sarebbe stato uno dei primi a provarlo, ma il dispositivo ha fatto cilecca mostrando solo una schermata bianca. Poi nel corso di una demo interna il responsabile tecnico del progetto, Kim S. Ka Ting, mentre stava dettando una mail con il pensiero tra lo stupore dei manager, è stato vittima di una fatale distrazione. Sul display del suo iPhone e sui maxi-schermi a questo collegati è apparso un filmato in cui appariva nudo e ammanettato al letto di una camera d’albergo, mentre alcune escort inguainate in tute di pelle gli defecavano a turno sul petto e sui genitali. Prima della fine del video lo sventurato ingegnere era già stato licenziato in tronco dal CEO di Apple Tim Cook, suo cognato, prolungando i tempi del progetto.
Andrea Michielotto