ANZIO – La notizia è proprio di questo pomeriggio: la Santità è un dato di fatto. Presso i laboratori Colgate è stato isolato il principio attivo di ciò che fino ad oggi è sempre stato visto come un vago attributo teologico: si chiama Spirtol45-rz e la sua scoperta segna un passo avanti verso la cura di questo male secolarizzato.
La sostanza non è di per sé contagiosa, tuttavia presenta un altissimo grado di mortalità; e non c’è dubbio che la sua scoperta avrà un enorme impatto storico. Si potrà finalmente fare luce sulle morti di S. Francesco, S. Tommaso, S. Nicola da Bari (assai sospetta e già poco plausibile questa comunanza di iniziali) e tanti altri: una nuova ottica, puramente medica, consentirà di strappare il velo romanzesco che avvolge i loro misteriosi decessi. Resta aperto il dibattito su quale sia la corretta profilassi contro questo pericolosissimo agente patogeno, ma per ora si registra un generale consenso circa la teoria blasfemofobica, secondo cui un costante apporto di sacrilegi al proprio corpo ed all’ambiente circostante possa sostanzialmente nullificare le possibilità di contrazione della malattia.
Il portavoce della Santa Sede ha prontamente rilasciato una dichiarazione di cui citeremo solo un breve passaggio: “Il fallimento del metodo scientifico è tale da far sembrare le magie fiscali dello IOR semplici marachelle; la Santità esiste non solo nel mondo materiale ma anche nel Regno dei Cieli, ed essendo presso il Padre la più stupenda delle cose, per la legge del contrappasso non poteva che essere un male atroce in Terra”.
La polemica continuerà sicuramente nei prossimi giorni, mentre il Ministero della Salute ha già provveduto ad attivare lo stato d’allarme marrone fluo suggerendo a tutti estrema cautela ed austerità fiscale.
Nicola Rossi