Israele conferma rispetto tregua a Gaza: “Nella Striscia faremo solo 40 morti al giorno”

Netanyahu: "Jack lo Squartatore non voleva sbudellare le sue vittime, ma solo depilarle" - Lercio
Foto: www.kremlin.ru

TEL AVIV – Ci siamo: da ieri è finalmente in atto la tregua nella ex Striscia di Gaza, che ora si chiama Parcheggio di Gaza. Si apre per la prima volta uno spiraglio di pace in questa sanguinosa vicenda iniziata il 7 ottobre 2023, quando Hamas ha lanciato un massiccio attacco a sorpresa nel sud di Israele, uccidendo centinaia di civili e soldati e prendendone altre decine in ostaggio contando sul fatto che se li avessero usati come scudi umani Israele non li avrebbe colpiti. Convinzione a cui Netanyahu ha risposto facendo circa 80mila morti palestinesi.

La tregua si basa su uno scambio: Israele libererà dalle sue prigioni circa 1900 palestinesi a fronte degli ostaggi del 7 ottobre ancora in vita (o che, comunque, sono riconoscibili).
Nonostante i malumori dei suoi ministri, Netanyahu si dice intenzionato a rispettare gli accordi: “Per noi la tregua è sacra: per questo motivo, d’ora in poi ammazzeremo solo 40 palestinesi al giorno. Ehi, tra tutti quelli che liberiamo ci saranno un sacco di terroristi, no?”.
Grazie a questa tregua, frutto di un lavoro diplomatico di mesi a cui Trump ha contribuito con un tweet, ora finalmente i palestinesi possono tornare nelle loro case – ah no aspettate un attimo…

Stefano Pisani

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