Prosegue l’estenuante battaglia legale dell’attore Kevin N. Bacon (N° di Bacon 0) che, dopo aver abbracciato lo stile di vita Vegan da oltre 4 anni cerca invano di cambiare il proprio cognome in Seitan, senza tuttavia riuscire a convincere la Corte della serietà delle proprie motivazioni. “Non posso vivere con un cognome che ormai ritengo ripugnante”, sostiene il noto attore di Philadelphia. “Sono schiacciato dai sensi di colpa ogni volta che vedo un obeso ingozzarsi di pancetta o un fast food che vende morte. E per un americano è difficile non imbattersi in uno spettacolo del genere. E’ chiaro che è tutta colpa mia, della mia fama e del mio fascino maledetto, se negli Usa mettono il bacon pure nel caffè”.
I giudici, tuttavia, non sono stati persuasi da questo ragionamento e si sono chiesti a più riprese se l’insana abitudine alimentare statunitense non fosse da ricollegare piuttosto a un omaggio al filosofo Francis Bacon o all’omonimo pittore del Novecento. Inoltre, gli ambienti più conservatori, rilevando l’ateismo dell’attore, definiscono senza mezzi termini la sua intenzione un vero e proprio attacco blasfemo ai valori più sacri dell’America proprio perché la pronuncia del nome scelto Seitan suona esattamente come Satan (Satana).
All’ultima udienza, la battaglia si è fatta più dura: Bacon non si è limitato a chiedere la modifica dei documenti, ma ha preteso il ritiro e la modifica di tutte le bobine originali, copie per il noleggio e su tutta la produzione dei Bacon Brothers, il duo rock che lo vede al fianco del fratello e con cui ha prodotto tre album, vendendone due. Un colpo di scena che ha colto di sorpresa la Corte, fino a quel momento del tutto ignara dell’esistenza degli album, del duo rock e del fratello dell’attore. Tuttavia, ciò non è bastato a smuoverla dalle sue posizioni e il ricorrente ha incassato l’ennesima sconfitta.
Intanto, mentre il pool di avvocati della star mette a punto nuovi ricorsi, giunge una proposta conciliativa da parte di un terzo. “Lui potrebbe restare Kevin Bacon senza problemi”, ha confidato un corpulento cittadino che dichiara di agire senza interessi personali e di voler restare anonimo. “Basterebbe cambiare nome al bacon, ribattezzandolo Johngoodman”.
Rosaria Libera Greco & Vittorio Lattanzi