BUENOS AIRES – Nato a Los Tres Caballeros nell’anno domini 1936 da una famiglia di origine anatida, per più di vent’anni ha vissuto con un solo testicolo. L’altro gli è stato rimosso per farne un pendolino donato poi dalla famiglia a Maurizio Mosca. È un bird watcher convinto, con un approccio particolare alla povertà. Ad esempio una volta ha lavato i piedi ai malati di AIDS, ma con uno scafandro. Ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, sopravvivendo grazie alla produzione di metanfetamina purissima dai cristalli blu. Con i soldi ricavati ha comprato una laurea in sommelier con un Master in tira-bouchons. Si fece prete. Fu nominato cardinale da Papa Wojtyla, dopo averlo convinto offrendogli l’aperitivo. A seguito di tale nomina chiese a tutti i fedeli argentini di non andare a Roma per festeggiarlo ma di tenere quei soldi e giocarli sulla vittoria del Boca Juniors. Alla scorsa elezione fu battuto di poco da Benedetto XVI a causa di una campagna elettorale disastrosa. Sconfitta peraltro predetta dal pendolino di Mosca che a Jorge Bergoglio parve stranamente familiare. E stato eletto Papa col nome di Francesco vincendo grazie al televoto con un vantaggio rosicatissimo sul cardinale favorito, Danny Prescelto. Forte sostenitore della famiglia tradizionale e del dirty Sanchez, contrario ai matrimoni gay e alla fila alla posta, si preannuncia un papa all’insegna della rottamazione delle antiche menzogne lanciato verso la creazione di nuove puttanate più digeribili per i tempi che corrono.
Chiorbaciov & Serena Sblindi