Milano – “Tutto è bene quel che finisce” sono le prime parole pronunciate dal Ministro degli interni Matteo Salvini dopo i disperati appelli ricevuti negli ultimi giorni che pretendevano a gran voce una risposta alla domanda: “Dove sono finiti i soldi della Lega?“.
Il Ministro ha rilasciato una breve ma esaustiva risposta in conferenza stampa, dove si è presentato al fianco della sua compagna Elisa Isoardi, che avrebbe commesso un’imperdonabile leggerezza mettendo a lavare con la doppia centrifuga proprio la felpa di Salvini che conteneva i soldi reclamati dalla magistratura: “Gente che porta al polso 49 milioni di euro di Rolex mi chiede dove stanno i 49 milioni della Lega, quanti immigrati ospitano nelle loro case? Vorrei proprio sapere se abitano vicino un campo Rom questi personaggi sinistri, con le loro ville da 49 milioni di euro se ne stanno al calduccio a spese dei contribuenti, i radical chic hanno la servitù di colore, se gli stingono 2 euro li licenziano, noi e la maggior parte degli italiani, non possiamo licenziare nostra moglie, capito?” — e continua – “Volevate sapere dove sono finiti i soldi della Lega? Ora lo sapete, noi non abbiamo la lavatrice da 49 milioni di euro dove c’è il lavaggio pure per i Rolex come Gad Lerner, noi l’abbiamo comprata all’Unieuro come tutte le famiglie italiane che fanno guadagnare gli idraulici per colpa del filtro che si blocca in continuazione e non ne possono più di pagare la pensione con la schiena rotta dalle tasse che scappano dai migranti economici non vaccinati”.
Durante la conferenza stampa anche la Isoardi, scura in volto, ha parlato, dopo che Salvini le ha tolto lo scotch dalla bocca: “Mi dispiace, sono mortificata, capita a volte che ti penso sempre, mi hai visto sorridere ma sorridevo solo perché mi hai visto, non posso mi spiace, non ti meriti la mia tristezza – e ai giornalisti le hanno chiesto anche i dettagli dell’incidente spiega – “Non vorrei passasse il messaggio che sono una pessima casalinga, andavo di fretta e non ho avuto neanche il tempo di twittare, quella era la sua felpa preferita, verde con la scritta Padania senza cappuccio, che poi ora non le fanno più da quando Matteo, si sa, ha aperto a sardi e saraceni. Appena mi sono resa conto dell’errore ho subito chiamato Di Maio, ma lui ha detto che tanto a loro non gli frega più nulla di quei soldi e comunque è colpa di Bossi, così l’ho tenuto nascosto a Matteo, finché ieri, non l’ha cercata per fotografarsi con Efe Bal”. Ma nonostante la disperazione, la conduttrice riesce comunque a trovare un lato positivo:“Avevo messo in lavatrice anche la felpa nuova, quella per prendere in giro i terroni con la scritta ‘Noi con Salvini’ ma per fortuna le banconote hanno fatto da acchiappacolore e nessun capo ha stinto come fa di solito”
Vittorio Lattanzi
P.S. L’articolo può contenere tracce di poesie di Gio Evan