GENOVA – “Le autostrade a zig zag piene di lavori in corso, a due corsie, e con il limite a novanta all’ora (quando ti va bene). Le case costruite un po’ ovunque, senza badare al perché e al percome metterle lì, i parcheggi inesistenti, i festival di musica canora nazionale, la nostra proverbiale inospitalità, come dobbiamo fare a farvi capire che nella nostra regione, la Liguria, non vi vogliamo?”, sono queste le esatte parole di Simone Zeneize, Presidente del Comitato ‘Via Tutti I Non Liguri Dalla Liguria Anche Se, Tante Volte, Anche Chi È Ligure E Ci Sta Sul Cazzo Può Anche Andar Fuori Dai Coglioni”, ente che salvaguarda la difesa del patrimonio ligure da chi non lo è.
Zeneise e il suo comitato (che abbrevieremo in VTINLDLASTVACELECSSCPAAFDC) protestano, un po’ tardivamente, contro gli spot pro-turismo in Liguria apparsi durante il Festival di Sanremo e anche successivamente nelle aree di servizio di tutto il territorio italiano, tra una rustichella e una noce di prosciutto al pepe.
“Questi spot hanno l’obiettivo di portare più turisti in Liguria, cosa che più sbagliata non c’è. Noi non vogliamo nessuno, ma proprio nessuno nessuno. Già riusciamo a stento a sopportarci tra di noi, figuriamoci altra gente. Certo, gli spot sono anche brutti, quindi un po’ pensiamo siano fatti apposta così per non attirare turisti, ma meglio cancellarli definitivamente e non rischiare”.
“E magari visto che ci siamo”, continua Zeneise, “fare dei video alternativi in cui vengono elencate tutte le meraviglie delle altre regioni: il Molise, la Calabria, la Sicilia, la Sardegna o la Puglia. Tutti posti mooooolto lontani da noi, e quindi visitabilissimi. E poi, mi rivolgo a tutti voi, vi fidereste mai di una regione che ha eletto come Presidente Giovanni Toti?”
Parole forti con cui non possiamo che concordare.
Davide Paolino