Bizzarro epilogo per una ricerca dell’Università La Sapienza di Roma sui legami tra omofobia e tumori: il volontario Raul Bonanni è stato colpito da una forma di cancro particolarmente aggressiva, riportano i ricercatori, che ha consumato l’intero organismo in un battito di ciglia. Dopo essersi sottoposto ai test per due ore, si è trasformato in quella che a occhio nudo si presenta come una polpetta di circa tre metri cubi.
“Cercavamo relazioni tra equilibri chimici a livello cellulare e stati emotivi di stress in un campione di candidati che nei questionari hanno risposto ‘Sì, a priori’ alla domanda ‘Lei odia i gay?’. Non ci aspettavamo una reazione così violenta, una forma di tumore così non si era mai vista. Mio Dio, si è gonfiato come un popcorn”, testimonia Rodolfo Casalini, coordinatore del gruppo di ricerca.
Samuele Rembano