New York (BigApple) – “Sono finalmente guarito” ha dichiarato Macaulay Culkin, “Da quando ho preso l’aereo ho smesso di drogarmi. Pensavo che non sarei mai riuscito a salire su una di quelle trappole nel cielo, ed invece, grazie alla mia ultima pera, a quella striscia di coca tirata in volo in business, alle due-tre cannette dopo la sveltina con la hostess in bagno e alla lettura di un editoriale di Adinolfi, che mi fa effetto più della metanfetamina, sono riuscito finalmente a salire a bordo cazzo!”
Al celebre protagonista di “Mamma ho perso l’aereo“, del sequel “Mamma ho riperso l’aereo” e del film porno mai incluso nella trilogia “Mamma l’ha preso in aereo“, è bastato salire su un volo dell’America Airlines per risolvere il suoi problemi legati alle dipendenze da stupefacenti che lo accompagnavano fin dall’adolescenza. Lo psicologo d’origini tedesche Frank Motefottemberg, che lo ha avuto in cura fin dalla prima sbronza a dodici anni, ha dichiarato alle telecamere accorse per l’occasione: “Macaulay si è finalmente sbloccato. Ci sono voluti anni, sacrifici, terapie su terapie, molti soldi intestati al mio conto corrente, due ville a Malibù comprate con quel denaro e tanta tanta fregna a pagamento per entrambi, ma finalmente il mio paziente è riuscito di colpo a superare il trauma da sindrome dell’abbandono violento generatosi nell’età infantile“, afferma bruciando due pezzi da cento dollari per accendersi un sigaro.
“Tutta quell’esposizione mediatica a quell’età lo ha spinto a credere che le vicende accadute nei primi due film canonici fossero successe davvero“, specifica Motefottemberg, “Poi la visione di quegli osceni sequel con un protagonista diverso e degli espedienti narrativi disastrosi hanno peggiorato la situazione: non si è più ripreso. Almeno fino ad oggi“.
Macaulay Culkin tornato in careggiata e risolto i problemi di droga passati, si prepara al suo nuovo film “Mamma ho preso questo fottuto aereo santoddio” la cui uscita è prevista per Natale 2018. Da alcuni spoiler circolati in rete, stavolta sarà proprio lui, l’ormai cresciuto Kevin McCallister, a lasciare a casa la famiglia, chiudendola dentro casa con un sofisticato sistema di sicurezza e ingegnando una serie di scherzi tragicomici ai loro familiari imprigionati. Nel film Kevin, dopo aver cercato invano di contattare assistenti sociali per far pagare ai suoi genitori i danni che ha ricevuto in passato, e aver constatato che i reati sono ormai andati in prescrizione, costringerà tutti i familiari ad una serie di giochini molto splatter per una commedia natalizia per famiglie piuttosto atipica.
La visione sarà riservata ad un pubblico di soli nostalgici degli anni novanta.
Vladimiro Modolo & Davide Paolino