Macerata (FN, no CP, no LN, ah no MC) – “La situazione è ingestibile, chiamate la Croce Rossa, o l’Albero Azzurro, non possiamo più uscire di casa!”, sono queste le urla disperate di una persona residente a Macerata che da qualche settimana ormai è sempre più al centro delle cronache italiane, certo, sempre dopo un gol di Mertens a pallonetto e uno show di Fiorello a Sanremo.
Il fatto eclatante si è verificato sabato, quando un giovane che aveva già dato segni di squilibrio in passato candidandosi per la Lega Nord in un paese del centro Italia, ha iniziato a sparare su persone di colore a caso per vendicare, nella sua testa assente per ferie permanenti, quello che riteneva l’omicidio di una povera ragazza diciottenne da parte di un pusher nigeriano.
“Da quel momento in poi non si è capito più un cazzo”, confessa il Brigadiere Rocco Eisuoifratelli, “Si è scatenata una spirale a chiocciola di violenza che non accenna a terminare e che ha portato tutta o quasi la popolazione di Macerata in ospedale, e per fortuna non abbiamo ancora avuto nessun ferito grave, vabbè a parte qualche migrante, ma si sa che quelle non sono vere persone”.
La situazione è degenerata in un clima di vendetta da far invidia ad un film western di quart’ordine: “Due giorni dopo il fattaccio, un ragazzo romanista ha sparato per vendetta a sei razzisti”, spiega il Brigadiere, “tra di essi c’era un laziale, qualche ora dopo un laziale ha sparato a sei romanisti, tra di essi c’era un anziano. Due ore dopo un anziano ha sparato a sei ragazzi, tra di essi c’era un impiegato INPS. Un’ora dopo un impiegato INPS ha sparato a sei anziani, tra di essi c’era un cacciatore. Un’ora dopo un cacciatore ha sparato a sei impiegati qualsiasi, tra di essi c’era un violinista. Un’ora dopo un violinista ha sparato a sei soci di circoli culturali, tra cui uno scacchista. Un’ora dopo uno scacchista, con l’hobby del cucito, muove il cavallo in F4 e spara a sei membri della Philarmonic Orchestra di Macerata Non Campania, tra cui un bancario. Un’ora dopo un bancario spara a sei sarte, poi una sarta a sei correntisti, poi un correntista a sei barboni, poi un barbone a sei preti, poi un prete a sei agnostici, poi un agnostico a sei Testimoni di Geova, poi un Testimone di Geova a sei buddisti poi un buddista a sei incantatori di serpenti, poi un incantatore di serpenti a sei gattare, poi una gattara a sei possessori di cani rigorosamente gay friendly, poi un possessore di cani rigorosamente gay friendly a sei possessori di cani omofobi, poi un possessore di cane omofobo ma con un sacco di amici gay a sei possessori di cani omofobi ma senza amici gay, poi un possessore di cane omofobo ma senza amici gay a sei gay repressi, poi un gay represso a sei gay dichiarati, poi un gay dichiarato a sei scambisti, poi uno scambista a sei masochisti, poi un masochista a sei sadici, poi un sadico a sei medici, poi un medico a sei infermieri, poi un infermiere a sei tirocinanti, poi un tirocinante a sei tirocinanti del secondo anno che lo bullizzavano, poi un tirocinante del secondo anno bullizzante a sei addetti alle pulizie, poi un addetto alle pulizie a sei barellieri, poi un barelliere a sei giocatori di calcetto, poi un giocatore di calcetto a sei organizzatori di calcetto, poi un organizzatore di calcetto si è fatto venire i cinque minuti e ha sparato a tutti quelli che dicono di venire a giocare ma poi tirano il pacco quei cazzo di venti minuti prima della partita porca regina elisabetta. Insomma, un vero e proprio periodo di merda”, afferma Roccoeisuoifratelli prima di stramazzare al suolo.
“L’unica speranza è che questa spirale di violenza si fermi”, si augura Don Burlone parroco del luogo, “con tutti all’ospedale poi i soldi delle offerte se li prende il prete che fa messa lì dentro. Ormai in città sono rimasti in cinque. Vi prego, smettetela di spararvi: debbo campare anche io!”
Di fronte a quest’ultimo scenario, allora, speriamo tutti che il suo desiderio si esaudisca presto, sempre che un malato di insonnia poi non spari a sei sognatori.
Davide Paolino