Tonza Patonza (EL) – Doveva essere una semplice non stop di dodici ore di musica elettronica e lo è stata perché il dramma che ha vissuto il celebre music…, autor…, composito…, producer Gennaro Verità non ha modificato di una virgola l’andamento della giornata, come ci spiega un suo giovane fan appena ripresosi da un mancamento dovuto alla scoperta che una birra durante l’evento veniva venduta a ben quindici euro.
“Facevano bene a lamentarsi i frequentatori di discoteche anni fa”, spiega Andrew TheSailorMan, mentre linka un articolo del nostro sito internet, “a me piace ‘sto tipo di musica, lo devo dire, ma nel corso degli ultimi anni ho subìto una di quelle cose che succede agli altri e non pensavo succedesse a me: sono invecchiato. Non ho più la forza di muovermi sul posto per dodici ore consecutive. A sette ci arrivo, ma le altre cinque poi mi viene voglia di fare cruciverba e lamentarmi dei giovani… sono ormai spacciato!”
Ma sulla quasi tragedia che poteva funestare l’evento, Andrew TheSailorMan, ha di sicuro cose più interessanti da dire: “Il noto music…, autor…, composito…, tizio che sale sul palco ha rischiato veramente grosso: appena si è avvicinato al mixer, ha chiesto qualcosa che non doveva assolutamente chiedere a uno dei suoi manager: il prezzo di un vodka lemon. Appena ha saputo che avrebbe dovuto impegnare almeno un paio di figli come caparra, è svenuto sul mixer e lì è rimasto per le undici ore e cinquantanove minuti seguenti. La sua fortuna è stata che, cadendo a peso morto, è riuscito ad azionare uno dei pulsanti e per il resto è andato tutto liscio, visto che a questi eventi chi sale sul palco non fa mica così tanto. Cioè preme due bottoni di qui e due di là. I veri compositori sono altri… tipo Giuseppe Povia” [dopo quest’ultima affermazione ben sette bodyguard hanno pesantemente malmenato il giovane TheSailorMan n.d.r.].
In tutto ciò la serata si è svolta come doveva andare: tutti hanno ballato fino allo sfinimento, comprese le almeno cinquanta categorie di persone presenti sul palco insieme a Gennaro Verità. Ché è usanza, durante questi eventi, avere dietro a quello che preme i pirulini del mixer ottocento persone che non hanno nulla da fare ma stanno lì a fingere di essere i più fighi della festa. E quindi, dopo lo svenimento, tutti hanno continuato a ballare e nessuno dei manager, tecnici, attivisti per l’ambiente, soubrette, ballerini, collezionisti di asciugamani, fotografi, lanciatori di coriandoli, lanciatori di cotillon, documentaristi, maestri di ballo caraibico e cameraman ha avuto nulla da ridire su un tizio che era palesemente svenuto dopo un solo minuto dall’inizio dell’evento.
“Io, in realtà, me ne ero reso conto”, spiega il videomaker Roberto Cerrone, che avrebbe voluto rimanere anonimo, “ma con lui senza sensi il mio lavoro era notevolmente diminuito: ho messo la camera fissa e sono andato a fare un riposino. Al ritorno stavano ancora tutti lì a congratularsi con Gennaro Verità, che nel frattempo si era fatto abbastanza bianchino, l’avranno preso per una bizza da artista, si sa che sono tutti eclettici, solo che lui era veramente cianotico. Ma tutto è bene ciò che finisce bene. Per me!”.
Ai fan che si sono preoccupati sulle condizioni di salute di Gennaro Verità, possiamo solo dire che sta bene e che continuerà a fare music… a suonar… a intrattener… a fare quel che più gli piace, appena scopriremo in che categoria inserirlo.
Davide Paolino