ShouldIStayOrShouldIGo (Clash) – Grande è la confusione sotto il cielo d’Albione: gli inglesi hanno voluto la bicicletta, ma sembra che ora non sappiano pedalare, forse per la guida a destra. I sostenitori della Brexit vogliono uscire subito dall’Europa, mentre con l’ultimo rinvio pare che dovranno persino votare per le elezioni europee, dove i favoriti sono i sostenitori della Brexit. Infatti Nigel Farage, dopo che ha portato al successo il partito anti-europeista UKIP, ha ottenuto la clamorosa vittoria del Leave al referendum e ha deciso di ritirarsi dalla politica (non sapendo più cosa cazzo fare dopo che i suoi desideri si erano avverati), ora si ripresenta come leader del Brexit Party, con i favori del pronostico.
Ma la protagonista indiscussa di questa fase di profonda indecisione della Gran Bretagna rimane la premier Theresa May. Avere nel cognome un condizionale (oltre che un mese) forse ha minato più del dovuto la sicurezza della leader dei conservatori, ma il suo comportamento ondivago sta gettando nel caos tutto il Regno Unito. Pare che l’indecisione faccia parte dell’indole dell’esponente politica britannica da molti anni. A rivelarlo è il marito, che ha richiesto di mantenere l’assoluto anonimato e che per questo – e anche in omaggio alla Regina – chiameremo Brian May.
Mentre partecipava al Calendar Day, il raduno annuale dei personaggi famosi col cognome uguale a un mese dell’anno, insieme tra gli altri a Don January (ex golfista americano), David March (rugbista inglese), Cato June (ex giocatore di football americano) e Bille August (regista danese), Brian May avrebbe rivelato alcuni episodi in cui la sua vita con la premier si è fatta complicata per la cronica indecisione di lei: “Theresa è una santa donna, ma a volte si macera nell’incertezza e si ostina a voler votare su tutto, senza cavare un ragno dal buco”. Sembra che il pranzo di Pasqua sia saltato perché la May non sapeva decidersi se accettare l’invito della famiglia di lui o quella di lei. E anche il fatto che la coppia non abbia figli sarebbe dovuto all’indecisione di Theresa May: “Ogni volta che ci pensavamo, iniziavano le votazioni sui nomi da scegliere per il bambino. Dopo anni senza accordo abbiamo rinunciato. Io accettavo tutte le sue proposte, da Archibald a Bartholomew, ma lei non era comunque soddisfatta, capiva che volevo solo accontantarla e faceva partire l’ennesima votazione.”
Ma c’è anche di peggio: “Abbiamo Netflix da più di 5 anni, siamo stati tra i primi abbonati in Inghilterrra, ma indovinate un po’? Non abbiamo ancora scelto cosa guardare. Stiamo votando per decidere cosa vedere per primo: ogni volta finisce in stallo, poi quando sembra che sia la volta buona arriva qualche nuovo film o serie TV e dobbiamo ricominciare da capo. Io darei un occhio per vedere Breaking Bad o Black Mirror, ma mi accontenterei anche di un documentario sui pinguini, invece ancora niente.”
I bookmakers inglesi stanno già raccogliendo scommesse su quale evento si verificherà prima: una decisione di Theresa May su Netflix o sulla Brexit? Mentre la vicenda privata non si sblocca (sembra che ora il marito, grande fan di Ricky Gervais, voglia vedere After Life, ma la May glielo impedisca perché è la storia di un vedovo), anche quella pubblica si fa sempre più ingarbugliata, tanto che la premier potrebbe persino lasciare il suo incarico, ovviamente nel mese di maggio (May may leave on May, NdR). Ne sapremo di più quando Theresa May si presenterà alla conferenza stampa da lei annunciata oltre 10 giorni fa e sempre rimandata: pare che stia ancora votando sul vestito da mettersi.
Andrea Michielotto