Greco (PI) – Quanto successo stamani alla seconda prova dell’esame di Maturità presso il liceo scientifico ’C. Sibilia’ sarà probabilmente annoverato tra le grandi rivoluzioni della matematica, paragonabile alla risoluzione dell’ultima congettura di Fermat (la risposta era 42), al teorema di Protagora (“Uomo, se costruisci un quadrato su un ipotenusa, che è inclinato, sarai anche la misura di tutte le cose ma pure un po’ scemo”) e al reperimento della copertura per introdurre Flat Tax e Reddito di cittadinanza (no, questo quesito non è stato ancora risolto).
Protagonista della clamorosa vicenda è il giovane Pierfreddo Odigiorgi, studente che detesta la matematica da quando, in terza elementare, sommando 3 mele con 3 pere e facendole cuocere per mangiarsele ha cacato ininterrottamente per 3 giorni. Pierfreddo non avrebbe nemmeno voluto iscriversi allo Scientifico ma la scuola si trova proprio davanti a casa e i genitori hanno preferito risparmiare sull’autobus del ragazzo per pagare l’abbonamento a Netflix e dedicarsi al binge watching di Don Matteo. “Mia madre ha pure usato il mio bonus cultura per comprarsi delle Jimmy Choo” – ci rivela Pierfreddo – “È stato imbarazzante raccontare la balla che quel sandalo con tacco e lustrini mi serviva per raggiungere gli scaffali alti della biblioteca”
La prima prova di esame, lo scritto di Italiano, è stata una passeggiata per lo studente, particolarmente portato per le materie umanistiche sin da quando il pensierino di 3ª elementare sulla sua vacanza estiva passata nello sgabuzzino prese “Sufficente” (SIC!): “Ho subito individuato l’argomento che mi piaceva, quello su cui potevo focalizzare meglio la mia capacità di concentrazione e la mia abilità nello sviscerare un oggetto particolare. Sì, sono certo che il mio tema sulla solitudine di Petrarca mentre scriveva l’articolo 3 della Costituzione prima di dedicarsi al trattato di bioetica e cooperazione internazionale Il Giardino dei Finzi-Contini mi garantirà una splendida valutazione!”
Ma con la seconda prova, la musica è decisamente cambiata: “Uno dei quiz diceva Consideriamo la funzione: ℛ → ℛ. C’erano cose impossibili da risolvere, tipo che significa ‘la’?”. E ogni volta che Pierfreddo iniziava a leggere il testo degli esercizi da risolvere, questi gli apparivano sempre più criptici e sibillini, al punto da giurare che una delle tracce fosse “Dopo aver verificato che K=1 è il massimo intero positivo per cui l’ordinata del punto M è minore di 10 studia uazz cos frsg kdkgkañ lglhl lglglñ glhñjw airi kq slroc lk mermn cjkwgelv lqofja dkdkae kqjaks covfefe”.
Il ragazzo ha quindi pensato che l’unica cosa sensata da fare fosse tapparsi le orecchie e iniziare a fare “LALALALALALALALALALALALALALALALALALALALALALA” a bassa voce fino a che quell’incubo non fosse finito. Ma poi, come capita a tutti i grandi genî, all’improvviso è arrivata l’illuminazione. Pierfreddo ha intravisto nella cartella del presidente della commissione una copia de Il Fatto Quotidiano e ha compreso che la soluzione poteva solo essere una.
“Io ho soltanto due certezze” – ci ha detto un raggiante Odigiorgi – “Che meno per meno fa meno al quadrato e che se uno legge Travaglio può avere solo una ragione nella vita, e non è rovinare la vita di un ragazzo all’esame di maturità!”
La soluzione a tutti i quesiti, quindi, compreso quello sulla programmazione della macchina per la produzione industriale di mattonelle per pavimento era sempre la stessa: E ALLORA IL PD!11!!1
Consegnato il compito Pierfreddo ha visto subito illuminarsi il viso del presidente di commissione e ha capito che ormai era fatta. Unico rammarico quando l’ha incontrato alla macchinetta del caffè e gli ha detto:
“Ottimo compito, peccato solo per quella imprecisione”
“Quale imprecisione, professore?”
“Mancava un 1 tra due punti esclamativi”
Augusto Rasori