Roma (© Casaleggio Associati) – “Considerata la situazione delle casse italiane e i debiti che ha lo Stato. Considerati i bonus già erogati e quelli da erogare se fosse esteso ad altre categorie (come i pensionati). Considerato che a questo giro i lavoratori autonomi se la sono presa nel culo. Trova i fondi necessari per poter erogare il bonus di 80 euro di Matteo Renzi, per questo e gli anni a venire, tenuto conto che su ciò si basa un buon 90% della campagna elettorale perpetua del nostro Premier”. È questa la traccia che hanno trovato i ragazzi dello Scientifico stamattina all’apertura delle buste arrivate dal Ministero dell’istruzione per la seconda prova della Maturità 2016.
Terrore, raccapriccio e svenimenti improvvisi si sono diffusi prima tra i professori, poi tra gli studenti, che hanno chiesto di poter risolvere problemi più semplici come il conflitto arabo-palestinese, l’inquinamento globale o la convivenza di coppia.
“È un quesito impossibile, fosse stato per me avrei consegnato il compito in bianco”, ci dice Ignazio Marino, professore del liceo “Daniele Interrante” di Caserta. “Ai ragazzi ho detto di scrivere ciò che vogliono tanto poi gli metto un voto a cazzo di cane, che potrebbe anche essere la soluzione all’intero quesito”, specifica il professore.
I ragazzi hanno cercato in ogni modo di risolvere il problema: Carlo C. ha dato come unica spiegazione plausibile un intervento di Gandalf, direttamente dalla Terra di Mezzo, Evaristo B. Ha tentato una soluzione sorprendente che mette in dubbio il compito stesso: il bonus non esiste perché è impossibile coprirlo (e già si aspetta una valutazione massima per aver scoperto il trabocchetto). Invece Irene P, dopo aver iniziato a fumare dalle gengive, ha elaborato una soluzione perfettamente plausibile, che però è stata subitamente segretata e portata all’attenzione del ministro Padoan in persona che, durante la lettura, ha iniziato a piangere lacrime di gioia. Tra i ragazzi comunque, vista la difficoltà, qualcuno ha chiesto una proroga dell’orario di consegna di sei mesi (in modo da approfittare dell’esito negativo del referendum costituzionale e così sperare nella fine del governo Renzi), ma non c’è stato nulla da fare.
C’era però una seconda traccia anch’essa estremamente difficile da risolvere. Il testo verteva su un’analisi politico-matematica dei vertici del Movimento 5 Stelle che ancora oggi non trova risposta e precisamente si poteva riassumere in “ ↔ 1=1 ≅ Grillo>1?”, compito che però è stato scelto da pochissimi, si presume solo dai figli illegittimi di Di Battista.
Per gli altri istituti non è andata di certo meglio. Nelle ragionerie il compito di Economia Aziendale era: “Trova i soldi per il governo Renzi. Non importa dove e come. Trovali. Subito!”, piuttosto simile al compito dello scientifico, ma decisamente più diretto e pragmatico. Al liceo classico è il “Grillo” di Aristotele a farla da padrone, ma in una versione aggiornata e al passo con i tempi che contiene frasi sconosciute come: “Rocco Casalino είναι καλύτερη από ό, τι ο Πελέ”, che molti non sono riusciti a tradurre. Forti polemiche invece nei licei linguistici per l’eccessiva difficoltà del compito dove bisognava tradurre in italiano un discorso di Renzi in inglese. E’ andata bene solo agli istituti tecnici informatici, dove gli studenti hanno tutti ricevuto il massimo dei voti per essere riusciti a superare in pieno la prova: accendere e far funzionare i supporti tecnici messi a disposizione dalla scuola, dei pc intel 386 del ’93 alimentati a carbone.
Davide Paolino