“Si tratta di una scoperta che potrebbe rivoluzionare l’approccio farmacologico nel campo dell’andrologia”. Non usa mezzi termini il dottor Marco Pisellonio, primario del reparto di urologia all’ospedale San Penetrio di Milano, nell’illustrare i risultati di una ricerca portata avanti per quasi 8 anni assieme ai suoi collaboratori. Lo studio ha stabilito inequivocabilmente la presenza di un rapporto di causa ed effetto tra gli sbarchi di migranti nel sud Italia e in particolare nell’isola di Lampedusa, e le erezioni del leader della Lega Matteo Salvini.
Come spesso accade in ambito scientifico, la scoperta nasce da un episodio casuale: nel maggio del 2014 Salvini (fresco di elezione alla segreteria federale della Lega Nord, NdR) si trovava nel pieno del suo primo tour elettorale, che lo aveva visto discutere di alta politica e progetti per il futuro nelle più importanti manifestazioni enogastronomiche d’Italia, come la sagra del gelato al lichene di Merano, la sagra della molletta impanata di Gubbio e quella del tonno del Gran Sasso a Pietracamela. Durante una tappa ad Alano di Piave (BL), patria dei celebri salumi a base di carne dell’omonimo quadrupede, un simpatizzante leghista aveva chiesto al neo leader cosa ne pensasse dello sbarco, avvenuto qualche ora prima nel porto di Lampedusa, di 38 clandestini provenienti dal nord Africa. Salvini, che ancora non era a conoscenza della notizia, ha cominciano a mugolare e gemere, cercando inutilmente di nascondere un vistoso rigonfiamento nei pantaloni.
Per una fortunata coincidenza il dottor Pisellonio si trovava di passaggio nel comune bellunese: “Assistere a quella scena – racconta lui stesso – ha acceso una lampadina nella mia testa. Mi sono chiesto se ci fosse un legame tra le sfortunate vicende di alcuni individui in fuga dalla fame, dalla miseria e dalla violenza, e la più improvvisa e voluttuosa erezione che mai avessi visto in un essere umano”.
Pisellonio ha deciso quindi di studiare il fenomeno e raccogliere quante più informazioni possibili, facendo filmare per anni i comizi di Salvini dai suoi collaboratori, e archiviando ogni apparizione televisiva del leader in cui si parlava di problemi legati all’immigrazione, per arrivare a un totale di 400 miliardi di ore di registrazioni audiovisive. Una estenuante ricerca costata immani sacrifici, come dover ascoltare allo sfinimento una marea di stronzate senza senso, che ha anche lasciato diverse vittime sul campo: tre ricercatori sono finiti nei reparti di psichiatria, due si sono suicidati.
L’equipe ha anche raccolto diverse testimonianze da alcune donne che nel tempo hanno frequentato Salvini. La più emblematica è senza dubbio quella di Carmela Terronia, con la quale il politico aveva avuto una liason proprio a cavallo tra il 2014 e 2015: “Io sono una masochista estrema, stare vicina a quel pezzo di merda è stata l’esperienza più dolorosa della mia vita, per questo la ricordo ancora con piacere. Ricordo che prima di fare sesso Salvini eseguiva un suo rituale di ‘riscaldamento’, che non aveva a che fare né con i tradizionali preliminari, né con i moderni rimedi farmaceutici, come il Viagra o il Cialis. Semplicemente guardava sullo smartphone degli spezzoni del Tg4 o del programma di Paolo del Debbio “Dalla vostra parte” in cui si descrivevano con toni apocalittici le fantomatiche invasioni di clandestini, per procurarsi una piena erezione”.
L’analisi dei filmati sembra concordare con questa e altre testimonianze, e Pisellonio non ha dubbi: “Ogni volta che si parla di clandestini, a Salvini gli viene duro, questo è un dato ormai appurato. Ma sono molte le cose che ancora non sappiamo, il prossimo passo sarà stabilire perché questo fenomeno avvenga. L’ipotesi più plausibile, per quanto assurda possa sembrare, è che a dispetto dei proclami contro gli stranieri e a difesa dei confini, Salvini si esalti davanti agli sbarchi perché aiutano la sua carriera politica, e senza di essi le percentuali di voti alla lega sarebbero da prefisso telefonico”.
Ma quali sono i benefici in campo medico che questa scoperta potrebbe portare? Anche su questo, Pisellonio sembra non avere dubbi: “Ci sono tutta una categoria di persone che provano piacere nelle disgrazie altrui, per cinismo, stupidità, paura, o calcolo politico. Spesso si tratta di individui frustrati, con una vita sessuale insoddisfacente. Sarebbe interessante, ad esempio, monitorare i processi chimici che avvengono nel cervello degli elettori di Salvini, se solo ne avessero uno. Comunque, sfruttando questo legame, in futuro si potranno risolvere non soltanto le disfunzioni erettili maschili, ma anche problemi sessuali di natura femminile. Grazie a una ricerca condotta in parallelo dal nostro gruppo, abbiamo fatto un’altra incredibile scoperta, forse ancora più importante: esiste un legame di causa e effetto anche tra gli sbarchi di migranti a Lampedusa e le secrezioni vaginali di Giorgia Meloni”.
Gianni Zoccheddu