Città del Vaticano (S.C.V.) – La crisi in Medio Oriente, innescata nei giorni scorsi dall’improvviso attacco da parte di Hamas, potrebbe giungere a una soluzione pacifica già nelle prossime ore. Ieri, infatti, Papa Francesco ha chiesto ufficialmente l’intercessione della Madonna, regalando finalmente un sospiro di sollievo al mondo intero.
La Santissima Vergine, nel corso degli anni, ha accumulato una “notevole esperienza nel settore della risoluzione dei conflitti e delle crisi internazionali”, come ha scritto lei stessa sul suo profilo LinkedIn, e ogni volta che il Papa l’ha chiamata in causa si è sempre fatta trovare pronta.
Ricordiamo, per esempio, l’ottimo lavoro svolto durante la pandemia di Covid-19, quando, dopo una provvidenziale preghiera di Bergoglio, Maria ha fermato per tempo la diffusione del contagio, salvando milioni di vite umane e facendoci risparmiare miliardi di dosi di inutile e costosissimo vaccino.
Ma il suo successo più recente è quello ottenuto in Ucraina. Dopo la supplica del Papa, infatti, l’intercessione della Beata Vergine, come è noto ormai a tutti, ha modificato il corso degli eventi, regalando un’insperata pace alle popolazioni martoriate dal conflitto: le truppe di Putin si sono ritirate, i territori precedentemente occupati sono stati riconsegnati alla popolazione ucraina e la ricostruzione è già stata avviata grazie al denaro donato spontaneamente dagli oligarchi russi. Inoltre i comandanti del Battaglione Azov e del Gruppo Wagner hanno abbandonato le divise e ora dirigono insieme un centro Caritas a Odessa.
Con un curriculum del genere, quindi, è comprensibile che il Santo Padre si sia rivolto nuovamente a lei per risolvere definitivamente il conflitto israelo-palestinese. E anche se quest’ultima appare una sfida complessa, dovrebbe essere ampiamente alla sua portata.
“La Madonna è già al lavoro in medio oriente – fanno sapere dai vertici della Santa Sede – e presto vedremo i risultati del suo impegno”. Questa mattina, infatti, la Santa Vergine è apparsa al leader di Hamas Yahya Sinwar per avviare i primi colloqui di pace. L’esordio, a dire il vero, è stato un po’ complicato: Sinwar, infatti, appena l’ha vista ha urlato: “Sei una vergine? Cazzo allora sono morto! Dove sono le altre 71?”. Poi, realizzato di essere vivo, ha provato a strangolarla perché le fuoriusciva una ciocca di capelli da sotto il velo. Ma a parte questo incidente, la misericordia di Maria pare abbia già fatto breccia nel cuore del vecchio Sinwar.
Domani, invece, Maria volerà (proprio letteralmente) da Benjamin Netanyahu, dove l’attende la parte più difficile della missione. Il leader israeliano, infatti, essendo di religione ebraica, non crede nella divinità di Gesù Cristo, figuriamoci in quella della madre. Perciò, per questa occasione, la Madonna ha chiesto l’intercessione di Enrico Mentana.
Eddie Settembrini