ROMA – Incontriamo Giorgia Meloni al Foro Italico per la nuova sessione di allenamenti del suo esecutivo: “Forza, muoversi! Dobbiamo correre di più per far correre di più il paese! Forza Piantedò, me pari Jacobs al meeting di Pechino!“.
Il presidente del consiglio è molto carico nonostante le fatiche dei giorni precedenti: un incontro con tanto di claque a Caivano, un post dedicato al generale ucciso dalla mafia Carlo Dalla Chiesa (probabilmente solo omonimo della parlamentare del partito fondato da Dell’Utri) e un bagno di folla al Gran Premio di Monza.
In tale occasione il premier ha ribadito che in vista delle sfide autunnali il suo governo sarà in piena forma: “Correre e correremo!“.
Nonostante ciò si preannunciano già diversi problemi al cospetto dei quali Giorgia Meloni mette le mani avanti, in attesa di metterci pure gli avanbracci: “La manovra non potrà essere quella che ci aspettavamo. Abbiamo detto che eravamo pronti ma manco avevamo letto il bilancio. Io addirittura ho scoperto il giorno dopo l’incarico da Mattarella che lo Stato avesse un bilancio!“.
In quel momento passa un Giorgetti grondante sudore, forse per la prima volta in vita sua, che bofonchia qualcosa tipo “60…puff… miliardi… puff”.
“Che ha detto?“, chiediamo alla PdC.
“Che non possiamo fare la manovra che volevamo per colpa del buco che c’ha lasciato Conte 2 col Superbonus“.
“Però ha rilanciato l’edilizia!“
“Che sono, muratore, io? Arianna, su le ginocchia!“
“Ma sua sorella non è nel governo!”.
“Per ora…“.
Nonostante un inappuntabile sondaggio uscito su Il Tempo dia il suo consenso al 118%, mentre Il Secolo d’Italia, sempre critico verso l’operato di Meloni, riporti un discreto 241%, Giorgia non nasconde, con grande onestà, che effettivamente qualcosina nella sua marcia non funzioni esattamente in modo perfetto: “È Salvini. Pure quello l’ho ereditato dal governo precedente. Ma sapete che ho scoperto? Una cosa che m’ha sconvolto: la Lega è stata in TRE degli ultimi QUATTRO governi. Ma non erano tutti di sinistra?! Oh, e ci sono degli storici che sostengono che pure Berlusconi abbia governato in questi 10 anni di dittatura del PD, e pure il suo delfino Alfano. Ahahah! E sentite questa. Nel 2010 un Parlamento ha votato che Ruby Rubacuori era nipote di Mubarak! Io non me lo ricordo perché manco ero nata“.
Mentre riprende a dare indicazioni alla sua squadra – “Forza, ho detto 88 giri di campo!” – ci accorgiamo che tra i ministri impegnati nella corsa manca proprio Salvini: “Te pareva? S’è nascosto tutti ‘sti giorni tra Venezia e Monza e proprio oggi che c’era da sudare ha detto che doveva per forza andare a Brandizzo“.
Augusto Rasori