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Michela Brambilla: “Diritto di voto anche agli animali”

Michela Brambilla: "Diritto di voto anche agli animali" - Lercio

PUCCIO (SO) – Sta facendo molto discutere l’ultima proposta presentata da Michela Vittoria Brambilla: concedere il diritto di voto anche agli animali.

Dopo la mozione per effettuare sperimentazioni mediche solo sui peluche, l’accorata difesa delle nutrie e l’adozione di un chupacabra, l’ex ministro si conferma paladina dei pelosetti (oltre che delle calze autoreggenti) e spiega lo spirito della sua nuova iniziativa: Gli atti di chi ci governa hanno un grande impatto anche sui nostri piccoli amici: è giusto che questi tesorini possano contribuire a scegliere i politici che meglio tutelino i loro interessi, rendendo l’Italia sempre più animal friendly.

Silvio Berlusconi è entusiasta: ha già sfruttato Dudù in campagna elettorale e ora può affidargli il ruolo di primo piano che merita, visto che il carisma del barboncino è nettamente superiore a quello di Giovanni Toti. La misura potrebbe incontrare il favore anche del Pd, visto che da tempo alle primarie del partito votano cani e porci. Pure il leader della Lega Matteo Salvini si dice possibilista, ma in un post puntualizza: “Dopo tutti i nostri asini estendere il voto ad altre bestie ci sta. Ma solo se si parla di animali italiani, come le nostre splendide mucche per cui l’Europa vuol farci pagare salatissime multe per le quote latte. Gli animali extracomunitari votino a casa loro!”.

La Brambilla sta mettendo a punto i dettagli della proposta. Riconosce che far votare gli insetti non è praticabile, anche se la limitazione potrebbe danneggiare la coalizione di centro-destra, in quanto è assodato che le mosche tendano a posarsi sulle foto di Borghezio e La Russa. Si sta quindi definendo la dimensione minima dell’animale che avrà diritto di voto, cercando di non escludere Renato Brunetta.

C’è anche da affrontare il nodo dell’età, trovando uno standard condiviso per definire la maggiore età delle varie specie: per esempio i gatti potranno votare solo a partire dalla terza vita. Pare infine che sarà escluso dalla nuova norma chi non ha un cervello, oppure possiede un sistema nervoso così rudimentale da non renderlo capace di intendere e di volere. Non avranno pertanto diritto di voto animali come le stelle marine, le meduse, i lombrichi e il senatore Maurizio Gasparri.

Andrea Michielotto

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