ROMA – “La sinistra non è riuscita a fermare Berlusconi per trent’anni e non ci riuscirà neanche stavolta!“
È questa la dichiarazione secca e roboante che le agenzie di stampa inizialmente attribuivano naturalmente alla ministra (!) Daniela Santanchè, per poi doversi correggere incredule e darne i giusti crediti alla neo segretaria del PD Elly Schlein!
Se non fosse per la questione dei diritti civili da riconoscere prima o poi alla comunità LGBT+, da anni il PD e Forza Italia si sarebbero fus* in un unico partito che non avrebbe avuto alcun programma” prosegue la giovane leader. “Mentre ora a destra Tajani, Salvini e Meloni si contendono le spoglie del decapitato partito, noi da sempre ci siamo battuti, se non per farne parte interamente, almeno per essere una sua costola: da D’Alema con la Commissione Bicamerale nata per riscrivere la Costituzione come aggradava a Berlusconi, con una parvenza ancora istituzionale, fino a Renzi con la sua riforma costituzionale a colpi di fiducia pur di onorare il patto del Nazareno. Senza dimenticare Veltroni che col suo sempre celebrato acume politico ha pensato bene di far fuori l’unico che aveva osato battere Silvio, per ben due volte, alle elezioni politiche“.
Elly Schlein conclude quindi il suo messaggio di cordoglio con parole cariche di speranza:
“Dai miei illustri predecessori ho imparato che ogni volta che si dava Berlusconi per finito, uno di noi doveva salvarlo. Siamo sempre stati avversari sì, ma solo nelle urne e lo dimostra il fatto che abbiamo persino rinviato la direzione nazionale del partito di tre giorni, proprio per aspettare la sua resurrezione“.
Patrizio Smiraglia