Westminster – Dopo questo tragico e incredibile lutto che ha colpito la regina Elisabetta, la famiglia reale ha cercato di insabbiare il caso con la sabbia delle spiagge inglesi ma, essendo compatte e pesanti come il marmo, ha preferito lasciar perdere.
E così la notizia è apparsa su tutti i rotocalchi, magazines, periodici illustrati, riviste, riviste patinate, tabloid e altri sinonimi che non ci vengono in mente. E questi rotocalchi, magazines, periodici illustrati, riviste, riviste patinate, tabloid e altri sinonimi che non ci vengono in mente hanno poi tentato più e più volte di intervistare la sovrana, ma inutilmente. Tuttavia, con immensa sorpresa, ci è riuscita invece la nostra redazione; approfittando dell’aggancio che avevamo con la migliore amica della regina che era stata la babysitter del bisnonno del nostro intervistatore.
Buonasera Sua Maestà.
Buonasera a lei.
Innanzitutto grazie per essersi resa disponibile per questa intervista nonostante la perdita che ha subito recentemente. Posso chiederle come ha affrontato questo lutto?
Oh, alla mia età, la morte degli altri è un evento a cui mi sono ormai totalmente abituata.
Immagino. Il suo toy-boy, se non mi sbaglio, si chiamava Mathusalem?
Esatto.
Dove vi siete conosciuti?
A Manchester, allo stadio. Lui era là, coi suoi soffici boccoli brizzolati. Io stavo presenziando all’inaugurazione del Very Very Young Trafford,
Intende dire l’Old Trafford.
Ne è passato di tempo. Sì, credo che ora si chiami così.
Vi vedevate spesso?
Oh sì, e ci divertivamo spesso. Facevamo pazzie: partite a bridge, bocce, ma soprattutto in giro per vedere i cantieri.
Cantieri?
Precisamente. Solo che in Inghilterra sono molto veloci, e per gli anziani, a differenza di voi in Italia, sono svaghi che durano solo pochi giorni.
Ma quindi uscivate anche da Buckingham Palace?
Certo, Mathusalem veniva a prendermi con la sua auto.
E come mai i paparazzi non vi hanno mai cercato o inseguito?
Ma sì, lo hanno fatto qualche volta, pure in un tunnel, ma Mathusalem guidava così piano che i paparazzi ci superavano sempre.
Ma il suo consorte, il principe Filippo di Edimburgo, non ha mai scoperto nulla?
Sì, certo: lo sapeva. E, contando le sue scappatelle, possiamo dire che siamo pari.
Ah, quindi conferma che le voci sui suoi presunti tradimenti siano vere, come ipotizza anche la serie televisiva The Crown?
Probabile. Anche io le ho scoperte guardando The Crown.
Sua Maestà guarda la serie su Netflix?
Perché non dovrei?
E come le sembra?
Niente male. Sono particolarmente curiosa di vedere di quando parleranno di Mathusalem, e quando arriveranno alla 100ma stagione in cui probabilmente deciderò di abdicare.
E cosa ne pensa dell’attrice scelta per interpretarla: trova una rassomiglianza fisica?
Non so. Le immagini sono molto sgranate. Il video è in qualità SD: ho preso l’abbonamento meno costoso, quello da £5.99.
L’opzione più economica?!
Non vorrei mai pesare sul bilancio del popolo.
Beh, oddio…
È assolutamente così. Come ben saprà, per quanto sia legalmente esentata, io pago pure le tasse, sin dal 1992.
Sì, lo ricordavo
Del resto, come disse il mio caro amico Benjamin Franklin: “Non v’è nulla di certo al mondo, a parte le tasse”
Mi scusi se la correggo ma la frase corretta di Franklin è “Non v‘è nulla di certo al mondo a parte la morte e le tasse”.
Ah sì? Allora Franklin ha detto una sciocchezza.
Bene, Vostra Maestà, abbiamo finito: grazie per averci dato il suo tempo.
Oh, ne ho sin troppo.
Davvero? E allora mi scuserà se gliene rubo un altro po’. Vede, lei ha risposto alle nostre domande con assoluto garbo, scherzando anche con eleganza su chi ironizza sulla sua vera età. Però, ora, sinceramente, augurandomi che non si offenda, le voglio fare un’ultimissima domanda:
Non si trattenga: avanti.
Ecco… Lei, realmente, quando è nata?
Tutto qui? Ma esattamente come riportano tutte le fonti ufficiali: nel 1926.
Che scoop! Grazie ancora per l’intervista. Ma, aspetti… Avanti o dopo Cristo?
Ah, come ha detto lei stesso: quella era l’ultima domanda. Buona serata.
Albert Huliselan Canepa