Si è spento alla veneranda età di 26 anni, e senza iniezione letale, il gatto Fusillo. Divenne celebre come attore della storica pubblicità Barilla del 1987 (con l’ormai immortale scena della bambina che, in una giornata piovosa, trova un gattino, lo porta a casa, i genitori tentennano ma poi decidono di tenerlo perché la pasta si stava incollando). L’anno successivo arriva la consacrazione: Fusillo ottiene il ruolo di protagonista nello spot Fido gatto. Poi la svolta: sostiene un intervento di chirurgia estetica e una decolorazione del pelo, grazie alle quali viene scelto per la pubblicità Gourmet Friskies.
Ma Fusillo è inquieto, incapace di reggere lo stess da celebrità. Decide improvvisamente di abbandonare la scena e si trasferisce in casa della Vedova Motta a San Santo, nell’hinterland torinese. In seguito arriveranno gli scandali sessuali, con i 47 figli mai riconosciuti, i problemi di dipendenza da erba gatta e tiragraffi, la sterilizzazione ed infine l’obesità.
Il suo ritiro dal set lascia alcuni misteri mai chiariti, che ora porterà con sé nel paradiso dei gatti. Le illazioni sui suoi veri gusti sessuali non hanno mai trovato conferma, ma destò forti sospetti la sibillina dichiarazione del patron Barilla: “La vita promiscua di Fusillo non rappresentava la nostra idea di famiglia felina tradizionale. Come dice padre Amorth gli animali non fanno certe porcherie. Almeno non quelli timorati di Dio”.
La morte del povero Fusillo è avvenuta per insufficienza respiratoria, la sepoltura si terrà dietro al capanno degli attrezzi. A officiare il rito sarà nipote della vedova Motta, Luigino, non appena avrà finito di truccare il motorino.