Primaglitaglia (NI) – Alla fine non ce l’ha fatta. Tiziano Infermo, il giovane sceneggiatore di storie su Instagram, è morto sotto i ferri dopo circa ventisette interminabili minuti in sala operatoria. Nulla ha potuto l’intervento tempestivo del Ministro dell’Interno per fermare la copiosa emorragia causata da un uso maldestro del bisturi.
Il giovane, che per arrotondare lavorava anche come fattorino di cibo d’asporto, era arrivato in ospedale per consegnare un arancino agli osei proprio a Matteo Salvini. Il Vicepremier era, infatti, in visita nel reparto delle vittime dei governi precedenti quando aveva avuto un improvviso languorino che non era riuscito a placare nemmeno con un piatto di tortellini all’amatriciana.
Dopo aver consegnato l’arancino, il giovane Infermo ha chiesto al Capitano, che ha accettato di buon grado, di fare un selfie per una sceneggiatura a cui stava lavorando (“Un fattorino di cibo d’asporto incontra il Ministro dell’Interno nell’ospedale di Primaglitaglia… per ora ho scritto solo questo“).
Purtroppo, però, forse per l’eccesso di emozione, mentre tentava di scattare il selfie, Infermo è inciampato su una macchia di salsa di pomodoro e pancetta a dadini battendo la testa sul pavimento.
Il Pluriministro non è rimasto con le mani in mano e dopo pochi istanti ha agguantato un camice per rendersi utile. “Portatelo subito in sala operatoria! – ha quindi apostrofato un infermiere – Gli Italiani sono con me”.
A nulla sono valse le parole del giovane fattorino (“È solo un bernoccolo, sto bene!”) che non hanno potuto in alcun modo scalfire la pervicacia del Capitano nel tentare di salvargli la vita: “La sicurezza degli Italiani prima di tutto!”
Nonostante le premesse piuttosto rassicuranti, l’operazione ha purtroppo preso una piega inaspettata quando, dopo aver atteso circa venti minuti senza che il primario di cardiochirurgia si presentasse (pare che non riuscisse a trovare il suo camice, si è saputo poi, n.d.r.), Salvini ha ritenuto che fosse il momento di passare dalle parole ai fatti e così ha tentato un intervento di bypass coronarico che inspiegabilmente è fallito del tutto, portando all’accidentale recisione dell’arteria femorale.
“Scommetto che ora le sinistre si metteranno a criticare perché ho mangiato un arancino con gli osei – ha tuonato il Ministro – anziché concentrarsi sulla quotidiana demolizione dei più basilari principi di umana convivenza che sto ostinatamente perseguendo. Un pensiero ai famigliari di questo ragazzo vittima della malasanità e dell’indifferenza!”.
Francesco Conte