In questi giorni se ne sono viste di tutti i colori, ma l’idea di fondare il movimento iPhone 6, appare la più bislacca. “L’intento è quello di riportare alle urne tutti quelli che avevano deciso di astenersi, non ci interessano i risultati personali, vogliamo solo più partecipazione, più democrazia”, dice il fondatore Alan Zampieri, giovane imprenditore del Veneto.
E dopo le liste civetta, non sono mancate le polemiche su questa nuova creatura politica. Il simbolo è stato depositato: un inedito modello di iPhone con la scritta “Se lo voti potrai averlo”. A chi lo attacca, additando la sua idea come una subdola e commerciale provocazione, Alan risponde: “Certo, non daremo mai un iPhone ai nostri elettori, anche se oggi sarebbe più semplice regalare un telefonino che assicurare un posto di lavoro”. Sarà l’ennesimo partitino personale? O forse vedremo veramente le code ai seggi elettorali?
Sergio Marinelli