Sempre più paradossali le vicende che ruotano attorno, ma soprattutto dentro, al condominio “Luciano Calboni” di Frosinone, celebre per ospitare i balconi più esclusivi e ambiti del capoluogo laziale, e cioè quelli affacciati sullo stadio Matusa.
Nei giorni scorsi la Questura ha diffidato l’amministratore dal permettere ai residenti di sporgersi in massa dai terrazzi per assistere alle partite, temendo ulteriori danni a una struttura che ha già mostrato segni di cedimento inclinandosi addirittura di alcuni gradi (al punto che in diversi opuscoli turistici Frosinone è già stata ribattezzata la Pisa della Ciociaria) ma il richiamo delle grandi di serie A ospitate nel piccolo impianto cittadino è troppo forte e il flusso di persone previsto non sembra destinato a diminuire.
Certo non sono più i tempi epici della stagione 2006-2007, quando a Crotone, per timore che la gente si facesse ricoverare apposta per seguire dalle finestre la sfida contro la Juventus, allora in serie B, si chiuse per un giorno l’ospedale adiacente allo stadio Ezio Scida. Ma anche nel palazzo frusinate non mancano storie da libro Cuore, che solo uno sport pulito e onesto come il calcio è in grado di regalare. Storie come quella di Alfio Lupacchiotti, ultras giallorosso che dopo non aver riconosciuto il figlio Romeo, nato il 20 aprile 1986, perché ancora incazzato per la perdita dello scudetto a Lecce, si è presentato come nulla fosse alla porta del giovane, piano 4, scala A, interno 2, in occasione della trasferta della Roma, per un’ora e mezza (più recupero) di riappacificazione appoggiati alla balaustra a guardare la partita prima di congedarsi chissà stavolta fino a quando. O come quella di Corrado Livore, piano 5, scala B, interno 3, che è disposto a separarsi un paio d’ore dalla sua amata e inseparabile poltrona sfondata per affittarla al miglior offerente dopo averla sistemata sul balcone del suo appartamento, che lui chiama con orgoglio “Atribbuna”.
Ma ora sono sorti nuovi problemi. I reumatismi della signora Adalgisa, piano 3, scala C, interno 1, la rendono impossibilitata a garantire abbastanza stracciatella per tutti gli spettatori, al punto che lungo le scale del condominio altri inquilini hanno già inugurato i primi carretti di panini con la porchetta, provocando diverse code sui pianerottoli.
Intanto, arriva la prima rivoluzione del nuovo corso della FIFA, e va ben oltre la tanto decantata moviola in campo. L’appena eletto presidente Gianni Infantino, per limitare tali problemi di ordine pubblico e dietro sollecitazione di Sky e Mediaset, che intendono piazzare anche lì le loro telecamere, ha già messo in cantiere l’intenzione di far pagare il biglietto per le partite anche a tutti coloro che intendono vederle dai balconi dei condomini affacciati sugli stadi.
Ovviamente non sono mancate le polemiche e la rabbia dei residenti: “Pozza da n corp a st call ca mo tutta na botta a vunut a caca’ i cazz!” (TRADUZIONE: “Un conto è se facciamo pagare noi il biglietto ai nostri ospiti, così come si è sempre fatto, ma questo è, invece, un vero e proprio oltraggio!”).
Tuttavia c’è anche chi non ha perso tempo nello sfruttare la situazione, come l’87enne Gina Mastroianni, fino ad ora penalizzata dal fatto di trovarsi al pianterreno, che ha già organizzato un minuzioso giro di bagarinaggio di cui si occuperanno i suoi bis nipoti, ingaggiati a colpi di paghette elargite di nascosto da sotto il grembiule.
Augusto Rasori