SWEET HOME (ALABAMA)- Ha avuto grandissima diffusione la notizia di qualche giorno fa dell’approvazione da parte dello Stato di New York di una legge che consente di abortire fino al nono mese di gravidanza. Il testo del provvedimento – rilanciato con grandi polemiche da Giorgia Meloni, Daniela Santanchè, ma anche da persone che sanno leggere e scrivere – ha subito delle importanti modifiche nelle ultime ore: nel documento ufficiale, infatti, si legge che “le donne potranno abortire anche dopo il nono mese di gravidanza, a patto che il feto non abbia superato i 35 anni d’età, oppure che il padre non sia un canguro” (fattispecie quest’ultima in teoria molto rara, ma che il legislatore ha preferito inserire nel testo dopo aver mangiato alcuni funghetti colorati). Nell’articolo 2, comma 7 la legge sancisce anche l’obbligo di utilizzare i residui organici dell’aborto come condimento delle fettuccine Alfredo.
Per quanto riguarda le procedure abortive, l’allegato A della legge conferma le prescrizioni classiche entro i 9 mesi, cioè raschiamento o aspirazione entro le 15-16 settimane, e somministrazione periodica di prostaglandine dalle 16 settimane in poi; dal giorno della nascita al 35esimo anno d’età, invece, la mamma potrà decidere in totale libertà come abortire: potrà, ad esempio, eseguire sul feto le fatality di Mortal Kombat, gettarlo dal balcone con una fetta di pane imburrata incollata sulla schiena o farlo circoncidere dal vicino ipovedente.
L’approvazione del nuovo provvedimento ha subito scatenato le proteste delle associazioni pro-vita, che sono scese in piazza per ribadire la propria contrarietà all’interruzione di gravidanza; vibranti polemiche anche da parte delle associazioni pro-scelta che, tramite un comunicato stampa congiunto, hanno richiesto che le donne possano abortire fino ai 70 anni del feto o almeno fino a quando abbia raggiunto quota 100.
A. B.