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“Non facciamo in tempo a contare i soldi”, fabbricanti d’armi chiedono di sospendere qualche conflitto

Foto Credits: Skitterphoto

MARYLAND – Il conflitto israelo-palestinese è da giorni al centro dell’attenzione nel panorama geopolitico internazionale. Il bilancio è drammatico, e possiamo dirlo senza ascoltare le previsioni di Orsini. Volgendo lo sguardo ad aspetti più nascosti, non è passata in sordina una dichiarazione odierna proveniente dalla Alzamann Corp., ditta che produce armi da fuoco da oltre trent’anni, che avrebbe richiesto di sospendere quanti più possibili conflitti armati affermando : “Non facciamo in tempo a contare i soldi”.

John Bin Salman, l’amministratore delegato dell’azienda, lamenta di come sia difficile in questo periodo di nuovo rinascimento, caratterizzato da una congiuntura di tale portata, trovare giovani disposti a lavorare e a fare la gavetta. “Da alcune settimane – dichiara ai microfoni della CNN – cerchiamo ragazzi disposti a contare i soldi, ma nonostante la prospettiva di un contratto regolare e di un buon salario, nessuno si presenta. Probabilmente – aggiunge – preferiscono percepire il reddito di cittadinanza rimanendo sul divano.

Mattia F. Pappalardo e Fabio Corigliano

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