Assemblaggio dipendenti (Casaleggio Entertainment) – Sarà il celebre attore e doppiatore Luca Ward a prestare la sua voce al presidente del consiglio Giuseppe Conte, per quello che si preannuncia essere un finale di stagione ricco di colpi di scena della seguitissima serie “Governo del Cambiamento”: un prodotto per l’intrattenimento multimediale creato dalla Casaleggio Associati in collaborazione con un genio della comunicazione moderna, il guru e punto di riferimento dei leoni da tastiera anonimi Luca Morisi.
La commedia a episodi tragicomica e grottesca, iniziata il primo giugno del 2018 e giunta a quattro mesi dalla fine del suo primo anno di programmazione, dalla prossima settimana vedrà il bravo attore ostiense doppiare il personaggio di Conte durante gli incontri diplomatici, le apparizioni pubbliche, le interviste ufficiali e i concorsi universitari in cui uno degli esaminatori è anche un caro amico e socio d’affari.
Lo ha stabilito Rocco Casalino, al termine di una lunghissima riunione a porte chiuse avvenuta in una stanza di Palazzo Chigi, trasformata in un distaccamento della nota s.r.l. milanese, dove vengono progettati e costruiti a tavolino i protagonisti e le comparse della fortunata serie. Alla seduta erano presenti tre pentastellati: Rocco Casalino in qualità di portavoce di Giuseppe Conte, Rocco del Grande Fratello e Rocco che dice la sua su anziani, bambini piccoli, Down e ragni. È proprio quest’ultimo alter ego a spiegare ai giornalisti le motivazioni che hanno spinto il capo ufficio stampa e spin doctor del premier a sostituirgli la voce con quella di un doppiatore professionista.
“Io dico sempre che a me il timbro di voce di Conte fa schifo. Tutti quei versi e mugugni con accento foggiano mi danno fastidio. Non ho nessuna voglia di relazionarmi a lui con quella cazzo di voce né di aiutarlo. Voglio aiutare la Casaleggio Associati però, per questo ho deciso che non sentiremo più un presidente del consiglio parlare con il tono di voce di un sequestratore affiliato alla Sacra Corona Unita che chiede il riscatto da una cabina telefonica in un film di serie B degli anni ‘70. Molto presto potremo ammirarlo con la voce figa di chi ha doppiato Russell Crowe ne Il gladiatore, Pierce Brosnan nella saga di James Bond, Samuel L. Jackson nella parte di Jules Winnfield in Pulp Fiction. Personaggi coraggiosi, scaltri, cazzuti: l’esatto contrario di quello che è in realtà Giuseppe. Se all’ultimo ci dicono che Luca Ward non è disponibile – ha aggiunto – dedicheremo il resto del 2019 a far fuori tutti questi pezzi di merda dell’A.N.A.D. (Associazione Nazionale Attori Doppiatori, Ndr)”.
Ad una seconda, timida domanda di un cronista che gli chiedeva se ci fosse in programma qualche altro ritocco nel cast, il capo della comunicazione del MoVimento 5 Stelle ha replicato bruscamente: “Basta, non mi stressate la vita, sto già lavorando ai testi e alle sceneggiature della seconda stagione. Io pure ho diritto ad andarmi a fare un tramezzino del cazzo alla buvette, ché già mi è saltata la colazione, il pranzo, la merenda e Santo Cristo. Cioè, datevi una calmata. Ad ogni modo, se vi state chiedendo di Danilo Toninelli, per me va bene così com’è, al massimo gli cambierei la montatura degli occhiali e gli stirerei i capelli con la piastra”.
I sondaggi però continuano a dare il M5s in caduta libera nei consensi, tanto che per cercare di riguadagnare punti si vocifera insistentemente della messa in onda in tempi brevi di un episodio dal titolo “Incidente Diplomatico con la Francia”: manderanno Lino Banfi a Parigi a palpare le tette alla moglie di Macron, doppiato da Conte.
Andrea Canavesi (da un’idea di Claudio Favara)