Vacci (NO) – Sembra ci sia solo lo scherzo di un bambino frustrato dietro l’allarme contagio che ieri mattina ha coinvolto la scuola materna “S. Carabella” di Vacci, piccolo comune del novarese. Valentino Esa, otto anni,era stufo di essere il più piccolo della classe e di non riuscire mai ad avvicinarsi all’altalena, stufo dei bulli che lo respingevano sistematicamente lontano dalla scaletta dello scivolo, stufo delle bambine che lo scaraventavano giù dalla giostra girevole.
Così, dopo aver visto alcuni bambini respinti ai cancelli della scuola perché non vaccinati dai genitori, ha architettato uno stratagemma diabolico per tenere tutti lontano da sé e dai giochi.
Entrato normalmente a scuola, Valentino ha passato le prime due ore della giornata fingendo la normale pacatezza di un bambino di otto anni, rovesciando solo 4 banchi e 7 sedie, e urlando per soli 180 minuti. Poco prima della ricreazione fuori però, è scattato il piano: Valentino si è recato in bagno dopo aver nascosto un pennarello rosso nelle mutande. Si è così disegnato chiazze rosse su tutto il corpo, ed è corso verso lo scivolo in cortile.
Prima che i compagni più grossi potessero allontanarlo bruscamente da lì, ha indicato le chiazze sul volto e si è sollevato le maniche della maglia, mostrando le braccia ricoperte delle stesse chiazze e urlando: “State indietro! Come vedete non sono vaccinato!” Si è quindi scatenato un immediato fuggi fuggi generale che ha lasciato il bimbo nella quasi più completa solitudine e con ogni gioco a sua totale disposizione per le restanti 8 ore.
Unico tra adulti e bambini a non essere scappato è Virgilio Starkwell (Nome di fantasia adottato su richiesta dello stesso), che pare abbia capito al volo che si trattava solo di punti fatti col pennarello rosso. Valentino avrebbe stretto così amicizia dicendo al coraggioso compagno: “Ah Burioni, a te non la si fa!“
Augusto Rasori