Oculista nerd misura la vista facendo leggere tabellone di captcha

hoto Credits: ChatGpt

GLAUCO (MI) – In questi giorni sta facendo discutere il caso di Mazziello Ipermetrope, oculista del piccolo paesino di Glauco, in provincia di Milano, che da qualche mese ha iniziato a misurare la vista usando i captcha. Per chi non lo sapesse, si tratta di sequenze alfanumeriche che si usano nei test in rete per verificare l’identità umana di chi è chiamato a trascriverle, parole che non hanno alcun significato, come “palaubits”, “dsjcbka” o “resilienza”.

Il medico era noto alla popolazione locale per alcune sue peculiari passioni ascrivibili al mondo nerd, che lo avevano già portato a utilizzare l’occhio di Sauron (del “Signore degli Anelli”) nell’insegna del suo studio e, secondo alcuni, a incoraggiare i suoi pazienti a coltivare la cecità, condizione che “gli darebbe i poteri di Daredevil”, avrebbe affermato Ipermetrope.
Ora, questa novità: un ottotipo composto esclusivamente di captcha. “Ho scelto di mettere queste stringhe sul mio tabellone per misurare la vista in modo accurato – naturalmente – ma anche per capire se chi ho di fronte è un umano oppure un androide, non si sa mai con cosa puoi avere a che fare, come dimostra Blade Runner” spiega il dottore. Secondo alcuni, lo specialista si starebbe lasciando prendere un po’ troppo la mano da questi suoi interessi che, a detta dei suoi colleghi, potrebbero essere definiti “puttanate”: “Conosco Mazziello dai tempi dell’Università – racconta il dottor Ronco Bilaccio, Chirurgo Oftalmico – ed era uno scoppiato già all’epoca. Ha tentato di eseguire un intervento di cataratta con una spada laser comprata nel negozio di suo cugino. Non avevo dubbi che prima o poi sarebbe definitivamente impazzito”.

Intanto, il dott. Ipermetrope continua a esercitare la sua professione anche a fronte di un’indagine disciplinare la cui autorità egli respinge dato che “l’unico dottore che può giudicarmi è il Dottor Steven Strange – dichiara – io continuerò nella mia missione di stanare i replicanti attraverso test visivi. Uso anche i reCAPTCHA, quelli in cui bisogna riconoscere immagini di biciclette, automobili, semafori. Se non riescono a vedere queste cose non solo li catturo ma li faccio multare pure dalla Polizia Stradale. In base al nuovo Codice della strada si può”.

Stefano Pisani

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