Tolki (EN) – Non si placano le perplessità sull’annunciato pacchetto del governo in materia di sicurezza, nonostante le statistiche dicano che il nostro paese sia già tra i più sicuri al mondo, ma in fondo sono solo numeri, ne vorranno mica sapere più di Sallusti, Bocchino, Capezzone e Belpietro?
Per molti analisti, la riforma si basa soprattutto sull’inasprimento di reati che esistono già, sebbene i sempre attendibili e imparziali profili social di Salvini e Meloni continuino a pubblicizzare tali punizioni come se fossero nuove di zecca.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio le “novità” annunciate dall’Esecutivo:
ARMI AI POLIZIOTTI. Visto che, come affermano tutti i produttori, le armi in giro non sono mai abbastanza, i membri delle forze dell’ordine potranno portare fuori servizio armi private, non di ordinanza, ma solo dopo la quarta birra.
AGGRESSIONE ALLE FORZE DELL’ORDINE. Pene aggravate nei casi in cui i reati di violenza, minaccia o resistenza a pubblico ufficiale siano commessi contro agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria. Chi rompe, con la fronte o il naso, il manganello di un poliziotto rischia sino a 5 anni di carcere. Punizioni più severe anche per chi imbratta caserme e commissariati. Piantedosi è stato chiaro: “Sapete quanto ci vuole a tirare via le macchie di sangue dalle pareti?“
TRUFFE AGLI ANZIANI. Le pene andranno dai due ai sei anni per la truffa aggravata che coinvolga anziani o fragili. Norma sacrosanta, la truffa della cancellazione della Legge Fornero ha francamente superato ogni limite.
RIVOLTE NELLE CARCERI E NEI CPR. Questo è un nuovo reato e punisce gli organizzatori e i partecipanti a rivolte dentro gli istituti di pena con atti di violenza o altre condotte pericolose.
Fino ad oggi si veniva ricompensati con una crociera alle Bahamas accompagnati da un* partner 20enne a scelta e ciò provocava centinaia di tentativi di rivolta solo per conquistarsi il suddetto premio.
REVOCA DELLA CITTADINANZA. Passa da tre a dieci anni il periodo entro il quale può essere revocata la cittadinanza concessa a un cittadino straniero in caso di condanne definitive per gravi reati. Salvini voleva proporre 20 ma poi ha temuto che i suoi profili social si riempissero di “E perché non 49?“.
BORSEGGIO. Il questore potrà disporre il divieto d’accesso nelle stazioni dei treni e della metro e nei porti a chi è già stato condannato o anche solo denunciato per furto, rapina o altri reati contro il patrimonio. Soddisfatte le aziende di trasporti, da sempre ostili alla concorrenza sul loro territorio.
OCCUPAZIONI ABUSIVE. In seguito a denuncia della persona offesa, chi, con violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile altrui viene punito con la reclusione da 2 a 7 anni. Questa norma si è rivelata particolarmente complicata da scrivere perché andava formulata in modo che escludesse CasaPound.
BLOCCO STRADALE. Non sarà più considerato un semplice illecito amministrativo ma un reato punito con una pena che va da sei mesi a due anni. Vorrete mica correre il rischio che ci sia qualcuno che annuncia di bloccare l’Italia per tre giorni e poi diventa ministro delle Infrastrutture?
GRAVIDANZE E CARCERI. Salta l’obbligatorietà del rinvio dell’esecuzione della pena per le donne in stato di gravidanza. Il ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità Roccella ha ribadito: “Vogliamo incentivare le nascite ma vogliamo decidere noi chi deve rimanere incinta e chi no“.
Il ministro della Giustizia Nordio ha spiegato che il crescente sovraffollamento delle carceri potrebbe diventare un grosso problema ma l’analogo crescente tasso di suicidi che provoca potrebbe rivelarsi uno dei modi più efficaci per affrontarlo.
Nel frattempo il governo sta studiando un pacchetto bis per ovviare a un eventuale calo di consensi che nemmeno i tweet congiunti di Malan e Giubilei potrebbero nascondere. Tra le misure ne spiccano due particolarmente attese dai cittadini:
– continuare a scrivere “Lamorgese dimettiti!” senza che gli altri possano rispondere che il ministro degli Interni ora è un altro.
– sparare a chi non ti dà precedenza alle rotonde anche se vieni da destra e poi sostiene che nelle rotonde alla francesce la precedenza ce l’ha chi è già dentro alla medesima.
Anche su questo punto Giorgia Meloni è stata perentoria: “Mo’ non è che i francesi che vanno in giro con la baguette sotto all’ascella ce possano venì a dì come dovemo guidà!“
Il ministro della Difesa Crosetto ha difeso Lollobrigida nella vicenda della fermata a Ciampino e ha detto che ci sono magistrati che remano contro il governo.
Lo sappiamo, non c’entra un cazzo, ma se è per questo nemmeno Crosetto.
Augusto Rasori