PALERMO – Un’intera città paralizzata, con migliaia di automobili bloccate per ore nel traffico, queste le conseguenze della manovra azzardata di un automobilista che questa mattina, nel centro di Palermo, si è fermato a un semaforo rosso. L’uomo alla guida, Carmine T. è un ex-emigrato, appena rientrato dal Belgio per godersi la pensione. Proprio la lunga assenza dalla città è stata forse la causa del suo gesto sconsiderato.
La polizia municipale sta ancora cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Ma sulle responsabilita del Sig. Carmine non sembrano esserci dubbi. Alcuni testimoni hanno giurato di aver visto persino una cintura di sicurezza allacciata. Sul posto si trovavano decine di persone. Questa la testimonianza di un pedone: “Quando ho visto che stava rallentando, mi sono subito gettato sulle strisce pedonali. Non ci potevo credere: ero riuscito ad attraversare senza fingere di avere un infarto!”.
L’episodio ha svelato la fragilità del complicato sistema di autogestione che regola il traffico di Palermo. Ora l’amministrazione comunale teme che simili episodi si possano ripetere, ed è decisa a mettere in campo le contromisure necessarie. I computer della centrale operativa sono già stati configurati per garantire semafori sempre verdi per tutti, pedoni compresi, notte e giorno. La segnaletica orizzontale sarà cancellata, compresi i segnali di stop, parcheggi e strisce pedonali. Se questi provvedimenti non dovessero rivelarsi sufficienti, in consiglio dei ministri è già in cantiere un decreto per dare la licenza di guida in città ai tredicenni.
Antonio Pala